BCE, Fed: e ora cosa fate? Le prospettive sui tassi

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
Economia

(BorsaeFinanza.it) SVB, la BCE, la Fed, l’inflazione, la recessione. Il mal di testa dei banchieri centrali aumenta e tenere le redini del gioco dell’economia diventa più difficile mentre aumenta il rischio di incorrere in errori. Soprattutto per la BCE, che si riunirà domani per rialzare i tassi di interesse, come previsto. Le aspettative si attestano su un ritocco di 50 punti base, comunicato con ampio anticipo da Francoforte.

Gli occhi puntati su Christine Lagarde

Potrebbe essere lei il problema per l’Eurozona? Già in altre occasioni ha mostrato una gestione della comunicazione con qualche pecca. In una situazione complessa come quella attuale una parola di troppo o una di meno potrebbe creare danni. Ad avvertire del pericolo in agguato è Filippo Diodovich, senior market strategist di IG Italia, secondo il quale ”il rischio che la comunicazione e i toni della BCE possano essere deboli o male interpretati dai mercati è elevatissimo, tenendo conto delle passate esperienze comunicative del governatore Lagarde”. Secondo Diodovich un rialzo di 50 punti base nella riunione di domani è scontato e poi si procederà guardando ai dati economici e alla stabilità finanziaria dell’Eurozona.

L’inflazione che non se ne va

In mattinata sono stati pubblicati i dati di inflazione di febbraio in Francia. Su base mensile il rialzo dei prezzi è stato dell’1,1%, oltre le attese a +0,9%, in crescita da +0,4% di gennaio. Anche il dato annuo è uscito oltre le attese a +6,3% contro +6,2%, versus il +6% di gennaio.

“Questi dati elevati sull’inflazione spot manterranno la BCE in modalità falco nonostante l’attuale instabilità dei mercati” è il commento di Tomasz Wieladek capo economista europeo di T.Rowe Price. Inoltre Wiedalek ricorda come Christine Lagarde abbia sottolineato che sarebbe necessario un evento estremo per non rialzare i tassi di 50 punti base: “Se la BCE aumenterà di 25 punti base, inv


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