Banco BPM: Caltagirone acquista 1,1% del capitale, cosa fare con le azioni?

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura

(BorsaeFinanza.it) La scorsa settimana Banco BPM si è dimostrato uno dei migliori titoli bancari a Piazza Affari. Per quali ragioni? Per almeno quattro motivi. La prima ragione riguarda l’ingresso nel capitale di Francesco Gaetano Caltagirone, che ha acquistato l’1,1% della banca guidata da Giuseppe Castagna, l’abile timoniere della banca di Piazzale Meda appena riconfermato per altri tre anni nella carica di amministratore delegato. Gli investimenti nelle banche non sono una novità per Caltagirone, considerando che in precedenza ha investito nel Monte dei Paschi, in Mediobanca e in Unicredit.

Perché, allora, l’ingresso nel Banca BPM? Perché Caltagirone sa che è una banca ben gestita e che proprio per questo potrebbe essere una banca preda, come le voci che indicano Unicredit in agguato sembrerebbero confermare. La seconda ragione fa riferimento al rafforzamento di Credit Agricole, che si conferma il primo azionista della banca e che ha alzato la sua partecipazione dal 9,1% al 9,9%, sfiorando la soglia psicologica del 10%. Il terzo motivo è dovuto alla recente intervista rilasciata da Castagna al Sole 24 Ore che afferma come la banca possa raddoppiare l’utile in soli tre anni a partire dal 2023. Infine, quarto aspetto, ci sono le voci sull’M&A e le possibile offerte per Banco BPM, anche se Castagna sostiene – ma questo fa parte ovviamente del gioco – che la banca sta benissimo anche da sola. Insomma il risiko riparte e Banco BPM ha tutte le carte in regola per esserne protagonista.

Azioni Banco BPM: quotazioni alle prese con resistenza a 4,250 euro

Il titolo Banco BPM sembra essere impostato al ribasso nel breve termine, anche grazie alla performance negativa registrata nella seduta di ieri (-3,35%), seppur dovuta solo a motivi tecnici, lo stacco dividendi. Dopo un’apertura in gap down (subito ricoperto nell’intraday), infatti, le quotazioni hanno intrapreso un andamento fortemente rialzista che le ha portate a realizzare un massimo sul livello 4,110, andando a chiudere sul finale non distante a quota 4,093.

A seguito del doppio minimo realizzato a metà marzo in area 3,310, i corsi hanno iniziato a salire con forza fino all’accelerazione rialzista della scorsa settimana, che ha permesso all’azione di raggiungere la resistenza posta sul livello 4,250, essendo un massimo già toccato all’inizio del mese scorso. Ora si tratta di vedere se il titolo avrà la forza di continuare nel proprio movimento ascendente o se il rally avrà il fiato corto. L’ipotesi più probabile è quella di assistere nel breve ad una fase di ritracciamento, per poi ricominciare nel proprio strutturale rialzo di medio termin


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