(BorsaeFinanza.it) Piove sul bagnato per le banche USA. Dopo il declassamento arrivato per 10 istituti di credito da Moody’s, sopraggiunge una notizia poco lieta per il settore: le perdite realizzate sui prestiti erogati nel secondo trimestre 2023 hanno raggiunto il livello più altro in oltre tre anni. Secondo i dati forniti dalla società di ricerca BankRegData, nel periodo che va da aprile a giugno le banche USA hanno riportato perdite per 18,9 miliardi di dollari nei prestiti contrassegnati come irrecuperabili, segnando un incremento del 17% su base trimestrale e del 75% anno su anno. In pratica, per ogni 100 dollari prestati le aziende di credito hanno lasciato per strada 0,61 dollari. Per vedere questo risultato bisogna tornare indietro nel tempo al secondo trimestre 2020, quando il mondo era in ginocchio a causa della pandemia da Covid-19.
Oltre la metà delle perdite (10,7 miliardi di dollari) deriva dai prestiti con le carte di credito che ammontano a circa 1.000 miliardi di dollari mentre i finanziamenti relativi agli immobili commerciali, che si aggirano intorno ai 1.160 miliardi di dollari, hanno registrato un raddoppio delle perdite a 1,17 miliar
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