(BorsaeFinanza.it) Le grandi banche USA saranno sottoposte a regole sui requisiti patrimoniali più severe. È quanto emerge dal piano presentato da Michael Barr, vicepresidente per la supervisione della Federal Reserve, secondo cui le autorità di regolamentazione hanno la necessità di rafforzare la resilienza del sistema finanziario dopo i fallimenti avvenuti quest’anno. A partire dal mese di marzo sono crollate Silvergate Capital, Silicon Valley Bank e Signature Bank mentre la First Republic Bank è stata salvata in extremis dall’acquisizione da parte di JPMorgan Chase.
Nel piano, Barr ha inserito un livello più elevato di riserve che le banche più importanti devono detenere in modo da soddisfare requisiti di vigilanza più stringenti, precisando di non voler rivedere il quadro patrimoniale degli istituti di credito, bensì di voler attuare un accordo internazionale sul capitale delle banche e aumentare gli stress test annuali. Ciò in un contesto in cui le aziende di credito con un patrimonio superiore a 100 miliardi di dollari saranno sottoposte a regole patrimoniali più rigorose (fino a ora erano state considerate solo le banche con patrimoni minimi di 700 miliard
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