Banche francesi: multe per 1 miliardo di euro per la truffa sui dividendi

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura

(BorsaeFinanza.it)

Sulle banche francesi piovono multe per oltre un miliardo di euro dalla Procura di Parigi. Le sanzioni collettive sono state inflitte e seguito di un’indagine per frode fiscale e riciclaggio di denaro in merito al pagamento dei dividendi. Secondo quanto riportato dal quotidiano Le Monde, le società coinvolte sono i due colossi finanziari Société Générale SA e BNP Paribas SA, ma anche Natixis SA, l’unità di BNP Exane, nonché il colosso britannico HSBC Holdings.

L’inchiesta, che si è avvalsa dei certificati fiscali rilasciati dalle banche, è stata aperta nel dicembre del 2021 e ha interessato 16 magistrati locali, più di 150 investigatori e 6 procuratori di Colonia. Tra l’altro, la Procura francese ha diffuso un comunicato in cui invitava chiunque avesse informazioni al riguardo di farsi avanti. Tutto questo contribuisce a mettere ulteriore tensione al sistema bancario, già provato dal salvataggio di emergenza di Credit Suisse e dal fallimento di tre banche USA, tra cui soprattutto la Silicon Valley Bank.

Banche francesi: la truffa Cum-Cum

Le motivazioni delle sanzioni inflitte alle banche francesi riguardano la pratica nota nel settore bancario come Cum-Cum. Con questa tecnica, nel periodo di pagamento dei dividendi, gli azionisti trasferivano le azioni a investitori con sede all’estero, evitando di pagare le tasse cedolari. Tali investitori detenevano le azioni per quel breve periodo in cui i dividendi o non erano tassati o venivano rimborsati. Una volta trascorso il tempo necessario, rivendevano i titoli al proprietario originale. L’importo risparmiato dalla mancata tassazione veniva poi diviso tra le due parti.

Questo metodo è simile alla metodologia del Cum-Ex, utilizzata soprattutto dalle banche tedesche per oltre un decennio e che ha comportato pesanti sanzioni dalle autorità. Il Cum-Ex consentiva ai venditori allo scoperto e ai detentori di azioni di richiedere crediti d’imposta su un dividendo pagato solo una volta, attraverso un meccanismo che poteva essere 5-6 volte più redditizio del Cum-Cum. Quest’ultimo però è stato praticato con nonchalance perché si riteneva di restare al riparo da problemi legali, diversamente da quanto poteva accadere con i


© Borsa e Finanza

Leggi l’articolo completo su Borsa e Finanza

Condividi questo articolo
Exit mobile version