Se influenza gli adulti figuriamoci i bambini. L’ora solare modifica le nostre abitudini, il nostro sonno e anche l’umore. Come reagiscono i più piccoli? Breve guida al cambiamento
L’arrivo dell’ora solare quest’anno ha un vantaggio rispetto agli anni precedenti: cade nel lungo weekend di Ognissanti. I bambini delle scuole elementari e medie che potrebbero provare disturbi legati al sonno per cambiare i loro ritmi hanno due giorni per adattarsi. E questo faciliterà l’assimilazione del nuovo orario e ridurrà i disagi.
” I genitori possono provare a modificare l’orario in modo più graduale – spiega Elena Bozzola, segretaria nazionale della Società italiana pediatri (Sip) – ricordando che tutti i bambini si adeguano comunque durante la settimana. In generale, il cambio orario non riguarda solo i più piccoli. I bambini e i ragazzi che frequentano la scuola, in particolare la scuola primaria e secondaria, possono esserne colpiti. Sappiamo molto bene che quando il ciclo di riposo e il numero di ore di sonno, può causare irritabilità, ansia e stress. E questo può essere un ulteriore disagio per i bambini che hanno già vissuto una lunga stagione di pandemie”.
Ma cambiare l’orario non ha solo connotazioni negative e capaci di influenzare la nostra salute e quella dei più piccoli. Questa modifica di 60 minuti può anche rappresentare una grande opportunità per i genitori per cercare di regolare al meglio la fase del sonno di quei bambini che tendono ad andare a letto più tardi, insegnando loro ad andare a letto un po’ prima. Occorre non avere fretta, anzi ricordare che ogni bambino è un caso diverso. Non bisogna insistere troppo con il bambino e non ci si deve aspettare che si addormenti o che si adatti troppo velocemente al nuovo programma. Ogni persona ha i suoi tempi e le sue modalità. Occorre dargli il tempo di cui ha bisogno.