(BorsaeFinanza.it)
Il chatbot di intelligenza artificiale Ernie di Baidu sarà come GPT-4 di OpenAI. Lo ha dichiarato il fondatore e amministratore delegato dell’azienda cinese Robin Li durante la presentazione dell’ultima versione del modello AI (Artificial intelligence) generativa. “Ernie ha eguagliato il prodotto di OpenAI in termini di sofisticazione e capacità generali” ha affermato Li.
Oggi Ernie ha oltrepassato la soglia dei 45 milioni di utenti, ma ancora è lontano dai 180 milioni di ChatGPT. Bisogna però ricordare che il bot di OpenAI è arrivato sul mercato parecchi mesi prima, quindi c’è tutto il tempo per recuperare il gap. Attraverso l’intelligenza artificiale, Baidu spera di superare gli altri giganti di Internet come Alibaba e Tencent che al momento esercitano il controllo del settore. Per questo sta attirando investimenti importanti. dopo essere riuscita a dimostrare il potenziale di Ernie nel creare contenuti video e rispondere alle richieste.
Baidu: 2 ostacoli per lo sviluppo di Ernie
A marzo il bot Ernie è stato presentato per la prima volta ma ha creato molte perplessità nel pubblico e negli esperti di settore. L’ultima versione, tuttavia, evidenzia una grande evoluzione: consente di risolvere quesiti di matematica in tempo reale, di scrivere grandi testi e di rispondere a domande complesse. Insomma, è un modello che dal punto di vista delle funzionalità è all’avanguardia, a pari merito con GPT-4. Già a giugno, Baidu aveva affermato che Ernie superava GPT-3.5 nelle capacità generali e GPT-4 su diverse funzionalità in lingua cinese. Ora il colosso della ricerca online con sede a Pechino punta a fare di Ernie un core business insieme al marketing online.
Tuttavia ci sono alcuni ostacoli. Uno riguarda le sanzioni statunitensi relative all’accesso delle aziende cinesi ai chip di fascia alta per l’addestramento e l’esecuzione dei modelli AI. Un altro è relativo alla regolamentazione di Pechino riferita al settore dell’intelligenza artificiale. C’è da dire che su questo fronte Baidu ha beneficiato dell’approvazione, da parte del governo cinese, del primo lotto di servizi di intelligenza artificiale generativa per il rilascio nazionale. Uu passo importante sebbene con le autorità cinesi si debba stare sempre all’erta. Infatti la scorsa settimana il governo ha pubblicato alcuni requisiti di sicurezza per le aziende che offrono servizi basati sull’intelligenza artificiale, ivi compresa una black list di fonti a cui non è possibile attin
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