Azioni Walt Disney, cosa fare dopo lo sbandamento post-trimestrale

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura

(BorsaeFinanza.it) Di certo zio Paperone non ha accolto con il sorriso i risultati del secondo trimestre fiscale e il conseguente calo delle quotazioni delle azioni Walt Disney. E come lui anche Bob Iger, l’amministratore delegato tornato alla guida della società da meno di un anno, avrà fatto salti di gioia. Vediamo perché la trimestrale non è piaciuta.

All’interno della trimestrale di Walt Disney il dato che più preoccupa è il calo degli abbonamenti ai servizi di streaming, un mercato maturo molto affollato dove di nuovo sembra esserci poco da inventare. Gli abbonamenti totali al servizio Disney+ sono stati 157,8 milioni contro i 163,17 previsti dagli analisti. Soprattutto, sono stati circa 4 milioni in meno rispetto alla precedente rilevazione. Tuttavia l’aumento dell’inflazione ha contribuito a compensare il calo degli abbonati registrato dai servizi video. Infatti, nel corso dell’anno Disney+ ha aumentato il prezzo del servizio prime senza spot pubblicitari a 10,99 dollari dai 7,99 precedenti.

Le soddisfazioni sono invece arrivate dai parchi a tema (divisione parchi, esperienze e prodotti) che hanno registrato un aumento del 17% delle entrate a 7,7 miliardi di dollari nel corso dell’ultimo trimestre. Nel complesso il fatturato del gruppo Walt Disney si è attestato a 21,82 miliardi di dollari, poco sopra le attese degli analisti a 21,78 miliardi e in incremento del 13% rispetto al secondo trimestre fiscale del 2022.. Gli utili per azione trimestrali si sono fermati a 0,93 dollari pe


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