(BorsaeFinanza.it)
Alla Borsa di Francoforte è una seduta all’insegna della cautela per le azioni Volkswagen, su cui poco impatto al momento hanno avuto le notizie giunte da uno dei suoi marchi di punta come Lamborghini. Nello specifico la casa automobilistica sportiva di lusso ha visto nei primi sei mesi dell’anno in corso vendite in aumento del 4,9% a 5.341 auto, con gli Stati Uniti che hanno rappresentato il primo mercato con 1.625 consegne. Nonostante le incertezze presenti sul mercato, soprattutto per quanto riguarda le materia prime, l’azienda potrebbe arrivare a vendere entro fine anno 10.000 automobili in crescita rispetto ai 9.200 veicoli consegnati durante l’anno passato. Ricordiamo che grazie al successo del suo Suv Urus, negli ultimi anni Lamborghini ha ampliato la sua produzione grazie ad una domanda che è rimasta ben sostenuta.
Nel periodo gennaio-giugno i ricavi sono aumentati del 6,7% attestandosi a 1,42 miliardi di euro, con un utile operativo in crescita di oltre il 7% alla cifra record di 456 milioni di euro. Durante la presentazione di dati il suo amministratore delegato, Stephan Winkelmann, ha sottolineato che l’azienda investirà entro il 2027 oltre 1,9 miliardi di euro, per passare dall’anno successivo ai modelli ibridi ed elettrici. Inoltre dopo aver presentato all’inizio dell’anno il suo primo modello ibrido plug-in, Revuelto, nel 2028 Lamborghini dovrebbe lanciare la sua prima auto completamenti elettrica. Infine per quanto riguarda eventuali modelli alimentati con carburanti elettronici per il prossimo decennio, molto dipenderà dalle future normative che verranno prese in diverse parti del mondo.
Azioni Volkswagen: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come si sta comportando l’azione dopo queste notizie. E’ un inizio di settimana all’insegna della cautela per il titolo Volkswagen con le quotazioni che, scambiando nei pressi dei 122 euro, rimangono sempre vicini ai minimi di periodo. Nel breve periodo, con un impostazione di fondo che rimane confermata al ribasso, una discesa sotto i 120 euro aprirebbe le porte per un test sui 115-113 euro, che rappresentano il botton del 2023. Dal punto di vista operativo l’eventuale violazione di questi sostegni, andrebbe ad indebolire ulteriormente il quadro grafico con possibili nuove discese prima verso la soglia dei 100 euro ed in seguito verso i minimi del 202o in area 80 euro. Eventuali rimbalzi che non riportasser
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