Azioni Unicredit: cosa fare dopo la seconda fase del buyback

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura
Economia

(BorsaeFinanza.it)

Unicredit ha annunciato di aver concluso la seconda tranche del programma di acquisto di azioni proprie ordinarie lo scorso 29 settembre 2023. Questa operazione era stata comunicata al mercato il 20 giugno 2023 e avviata il 30 giugno 2023, in base alla delibera dell’Assemblea degli azionisti del 31 marzo 2023. Durante questa tranche, Unicredit ha acquistato un totale di 45.138.320 azioni, per un controvalore complessivo di 999.999.988,77 euro.

Dopo l’annullamento delle azioni proprie avvenuto il 12 settembre 2023, Unicredit detiene attualmente 14.059.665 azioni proprie, pari allo 0,79% del capitale sociale. Si prevede che queste ulteriori azioni verranno annullate secondo i termini stabiliti sempre dalla stessa dall’Assemblea, annullamento che sarà comunicato al mercato in conformità alle disposizioni normative e regolamentari applicabili.

Azioni Unicredit: quotazioni alle prese con il Supertrend 

Le azioni Unicredit sembrano essere impostate al rialzo nel breve termine nonostante la performance leggermente negativa registrata nella seduta di ieri (-0,13%). Dopo un’apertura in linea con la chiusura precedente, infatti, le quotazioni hanno intrapreso fin da subito un andamento fortemente rialzista che le ha portate a realizzare un massimo sul livello 23,335, per poi invertire drasticamente la rotta fino a raggiungere un minimo a quota 22,790, rimbalzando sul finale per chiudere a 22,975 euro.

Dopo il massimo toccato lo scorso 22 settembre sul livello 23,820 l’azione è sempre costantemente scesa fino ad arrestarsi sul minimo (doppio minimo del 4 e 5 ottobre) in area 21,360. Da quel momento i corsi sono prontamente rimbalzati, creando una sorta di configurazione a V di stampo rialzista, che però ha trovato un ostacolo proprio nelle ultime sedute nell’intorno di quota 23,375, dove transita la resistenza rappresentata dall’importante indicatore Supertrend.

Questo spiega la giornata negativa di ieri, che deve comunque essere interpretata come una fisiologica presa di di beneficio dopo il buon andamento di queste due settimane, nonché pausa di consolidamento necessaria prima di proseguire il trend ascendente in corso e superare la già citata resistenza. Il movimento intraday, infatti, ha permesso al titolo di creare un pattern di analisi candlestick assimilabile al “Doji”. indicante una generalizzata indecisione da parte degli operatori.

Dal punto di vista operativo, pertanto, l’ingresso in posizioni long è consigliabile al superamento del livello 23,335 con target nell’intorno dei 23,820 euro, mentre le posizioni ribassiste potranno essere aperte solo alla violazione di quota 22,790 con obiettivo molto vicino al livello 22,


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