(BorsaeFinanza.it)
Tra le storie da seguire nella prima seduta della settimana a Piazza Affari troviamo le azioni Tim, dopo il nuovo colpo di scena che ha interessato l’azienda sul finire della scorsa settimana. Nello specifico, in risposta a una richiesta proveniente dalla Consob, TIM ha confermato di aver ricevuto una comunicazione da Merlyn Advisor e RN Capital Partner che andrebbe a delineare uno scenario diverso rispetto a quello proposto dal fondo statunitense KKR. Nel dettaglio secondo il fondatore di Merlyn Advisors Alessandro Barnaba, ex banchiere di JP Morgan, e da Stefano Siragusa, ex vice direttore generale di TIM, il gruppo telefonico italiano, con la proposta TimValue, manterrebbe l’intera attività di rete fissa e le operazioni di servizi cloud e digitali. Per ridurre i debiti dovrebbe vendere sia l’attività di vendita al dettaglio a livello nazionale che la controllata Tim Brasil.
L’obiettivo è quello di trasformare Tim in un’azienda tecnologica in grado di offrire soluzioni digitali a valore aggiunto ai propri clienti business e alla pubblica amministrazione grazie appunto alla propria rete. Ricordiamo che al momento Merlyn detiene poco meno del 3% del capitale di Tim e sarebbe nel caso pronto a salire al 5% per chiedere la convocazione di un’assemblea. Se il Governo italiano ha già bocciato la proposta, sottolineando che non esistono piani alternativi su NetCo a quello perseguito e comunicato alla società e al mercato, Tim andrà a sottoporre il documento al Cda che si riunirà il prossimo 3 novembre.
Azioni Tim: analisi tecnica e strategie operative
Andiamo ora a vedere come sta rispondendo l’azione dopo quest’ultime novità. E’ un inizio di settimana al momento in territorio positivo per il titolo Tim con i prezzi che, proseguendo quel recupero innescatosi nella seduta di giovedì scorso da area 0,237 euro, transitano sotto gli 0,245 euro. Nel breve termine per dare seguito a quest’ultimo movimento i corsi dovrebbero spingersi oltre gli ex supporti situati nei pressi degli 0,245-0,246 euro, violati nella seduta del 25 ottobre scorso.
Dal punto di vista operativo il superamento di tali livelli, aprirebbe le porte ad un rimbalzo delle quotazioni che avrebbe come primo obiettivo gli 0,2575 euro e successivamente gli 0,2685 euro, dove verrebbe messo sotto pressione l’indicatore giornaliero del Supertrend. Nel caso in cui l’azione dovesse portarsi oltre quest’ultime aree, si avrebbe un miglioramento del quadro tecnico, con possibili ulteriori apprezzamenti verso gli 0,278 euro, dove transita la media mobile di lungo periodo, e a seguire gli 0,285-0,29 euro.
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