Azioni Technogym: cosa fare in Borsa dopo crescita in Arabia Saudita?

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura

(BorsaeFinanza.it) Cosa fare in Borsa con le azioni Technogym dopo il rafforzamento della partnership in Arabia Saudita? Nell’ambito del Forum italo-saudita tenutosi a Milano la scorsa settimana, la società italiana, specializzata in prodotti, servizi e tecnologie digitali per il fitness e il benessere, ha siglato un accordo con Lee Jam, principale operatore di fitness club in Arabia Saudita. Si tratta della catena di centri benessere più grande e avanzata del Medio Oriente, con 163 club attivi, più di 3mila dipendenti e oltre 400mila soci. Lee Jam ha in programma almeno cento nuove aperture nei prossimi cinque anni.
L’accordo per rinforzare la partnership prevede che la società guidata da Nerio Alessandri sarà fornitore esclusivo di Fitness Time per tutti i club già esistenti. Non solo, l’esclusività si estenderà anche nelle nuove aperture previste nel Regno dell’Arabia Saudita e negli Emirati Arabi Uniti. L’ambizione di Technogym e Lee Jam è quello di definire un nuovo standard per il settore in Arabia Saudita, viene spiegato in una nota. La missione delle due realtà, continua, è la stessa: indirizzare la società verso uno stile di vita più sano e di benessere, nonché incoraggiare le persone a muoversi più regolarmente. L’accordo con Technogym, inoltre, permetterà alla catena di fitness club saudita di consolidare la propria leadership nel mercato del Medio Oriente.

Azioni Technogym: quotazioni accelerano al ribasso dopo violazione supporto a 7,410 euro

A Piazza Affari il titolo Technogym è decisamente impostato al ribasso nel breve termine, anche grazie alla performance molto negativa registrata nella seduta di ieri (-2,59%). Dopo un’apertura in linea con la chiusura precedente, infatti, le quotazioni hanno dapprima tentato un timido andamento rialzista che le ha portate a realizzare un massimo sul livello 7,375, per poi invertire drasticamente la rotta fino a raggiungere un minimo a quota 7,135, coincidente esattamente con il prezzo di chiusura.

Dopo il massimo toccato lo scorso 13 giugno sul livello 9,270 l’azione è sempre costantemente scesa con una trendline lineare che non ha mai lasciato spazio ad alcun rimbalzo degno di nota, neppure momentaneo. Davvero raro vedere una discesa così violenta e prolungata. A cui si aggiunge che la negatività è ancora lontana dal terminare visto che solo venerdì è stato violato anche l’importante supporto presente a quota 7,410 e rappresentato dal minimo del lontano 20 marzo.

Ampliando l’orizzonte temporale la situazione non cambia, anzi forse peggiora: questo perché, ai corsi attuali, si è andati al di sotto delle quotazioni di inizio anno, annullando in pratica tutti i risultati dei primi nove mesi del 2023, che al momento presenta quindi una performance leggermente negativa. L’unica possibilità per il titolo, a questo punto,


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