Azioni Saras: margini di raffinazione ai massimi 2023, in Borsa buy o sell?

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura

(BorsaeFinanza.it)

A Piazza Affari non si arresta il recupero delle azioni Saras, con le quotazioni che, grazie a sei sedute positive nelle ultime sette, si portano sui massimi degli ultimi 4 mesi. A sostenere il sentiment sull’azione sono i margini di raffinazione, che nel mese in corso sono passati dai 9,6 dollari del luglio scorso agli attuali 18 dollari, grazie anche ad un livello di spread molto sostenuto sia sulla benzina che sul diesel. Ricordiamo che solo sul finire del maggio scorso i margini non superavano i 5 dollari. In scia a questi numeri molti sono gli analisti che stanno aggiornando le stime per l’anno in corso sulla società. Tra queste troviamo Equita ,che nelle ultime ore in un suo report ha aumentato l’Ebitda dai precedenti 606 milioni di euro agli attuali 665 milioni di euro, con un utile metto che potrebbe salire di quasi il 20% superando la soglia dei 300 milioni di euro. In aumento anche il target price che si porta a 1,48 euro per azione.

A livello generale dobbiamo inoltre ricordare che il titolo Saras è al momento uno dei più shortati presenti sulla Borsa Italiana, con il 4,19% del capitale. In base ai dati che la Consob fornisce ogni giorno dopo le 15,30, sono 4 i fondi che hanno superato la barriera dello 0,5%, livello oltre i quali è obbligatoria la comunicazione ai mercati. In questo contesto con un titolo che sale con ottimi volumi ed una presenza importante di investitori al ribasso, non sarebbe una sorpresa vedere uno “short squeeze” sull’azione.

Azioni Saras: analisi tecnica e strategie operative

Andiamo ora a vedere quali sono le attese sull’azione nel breve e medio periodo. Come scrivevamo all’inizio di questo articolo, grazie a sei sedute positive nelle ultime sette prosegue sul titolo Saras quella gamba rialzista innescatasi l’8 agosto dagli 1,125-1,13 euro. Nella seduta odierna, con volumi già doppi se confrontati alla media giornaliera mensile, i prezzi si sono portati sui massimi degli ultimi quattro mesi oltre gli 1,35 euro. Nel breve le attese sono per una prosecuzione di questo movimento, il quale potrebbe spingersi prima verso gli 1,465-1,47 euro e successivamente in direzione degli 1,54 euro. Nel caso in cui anche quest’ultime aree resistenziali dovessero essere messe alle spalle, aumenterebbero le chance di andare a mettere sotto pressione i massimi dell’anno in corso situati sugli 1,65 euro. In questo contesto eventuali prese di beneficio fin verso gli 1,25-1,26 euro, dove troviamo la media mobile


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