(BorsaeFinanza.it) Samsung Electronics ha registrato i peggiori profitti trimestrali degli ultimi 14 anni, scontando la frenata della spesa dei consumatori per l’elettronica e un eccesso globale di microchip che ha colpito il core business delle memorie. Il colosso sudcoreano, leader mondiale di chip di memoria e smartphone, ha comunicato una discesa dell’utile operativo a 640 miliardi di won (-95,5% annuo), pari a 480 milioni di dollari circa. L’utile netto si è attestato a 1.570 miliardi (-86,1%) e le vendite a 63.750 miliardi (-18,1%). Il gruppo, in una nota, ha detto che “la spesa totale dei consumatori ha pagato l’incerto contesto macroeconomico globale”.
Il principale business dei semiconduttori ha accusato una perdita operativa di 4.600 miliardi (3,4 miliardi di dollari) da un profitto di 8.500 miliardi del primo trimestre 2022. Il calo della domanda, legata alla debole crescita economica globale e dalla fiducia dei consumatori, ha colpito altri grandi player del settore tra cui la sudcoreana SK Hynix e l’americana Micron. A sottolineare le difficoltà, i ricavi nel settore dei semiconduttori sono scesi del 49% su base annua, a 13.700 miliardi di won. Samsung ha ammesso di aspettarsi che le attuali difficili condizioni di mercato continuino, puntando “sull’aumento della competitività tecnologica e sulla domanda di prodotti di fascia alta”.
I chip di memoria, sia DRAM sia flash NAND, sono utilizzati in un’ampia varietà di pro
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