Azioni Nexi: nasce un nuovo concorrente, cosa fare in Borsa?

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura

(BorsaeFinanza.it) Via al risiko nei pagamenti. La scorsa settimana Banco Bpm, Fsi e Iccrea hanno lanciato il secondo operatore italiano della monetica e intanto, secondo quanto risulta al Corriere della sera, Nexi sta valutando la vendita della rete interbancaria (Rni). Quest’ultima operazione rientrerebbe nel piano al 2025 che contempla la vendita di alcune attività non strettamente legate alle transazioni digitali. Il proposito avrebbe spinto alcuni fondi di investimento a farsi avanti per la Rni. Un interesse che l’azienda guidata da Paolo Bertoluzzo sta prendendo in seria considerazione.

Cos’è la rete interbancaria. Lungo la rete nazionale interbancaria corrono i flussi dispositivi e informativi di istituti di credito, Poste Italiane e altri attori finanziari che così regolano i rapporti di dare e avere generati dalle operazioni degli utenti. Sviluppata da Sia, oggi parte di Nexi, l’infrastruttura è lunga circa 208mila chilometri e si collega a Banca d’Italia, alla centrale rischi e al sistema di prevenzione delle frodi sulle carte. Per le controparti coinvolte e le informazioni gestite, la Rni è un’attività di interesse nazionale.

L’interesse di F2i. Non sorprende allora che fra i fondi interessati a rilevarla figuri F2i. Il gestore conosce bene la Rni poiché è stato azionista del suo costruttore, Sia, dal 2014 al 2019. Nel suo libro soci, poi, figurano Cdp Equity, Intesa Sanpaolo, UniCredit e varie fondazioni bancarie, una compagine che potrebbe assicurare il presidio italiano di una rete strategica. Se l’af


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