(BorsaeFinanza.it)
Microsoft entra nell’agone dei chip, tassello indispensabile per il funzionamento e l’accelerazione dell’intelligenza artificiale, sfidando big come Intel e Nvidia. Nel suo evento annuale Ignite, dedicato alle aziende, il colosso di Redmond ha lanciato due chip dedicati all’IA, Azur Maia e Azur Cobalt, “per garantire l’ottimizzazione su ogni livello hardware e software”. Saranno pronti nel 2024. In particolare, Azure Maia è un chip progettato per supportare addestramenti basati sul cloud, di software come Bing, GitHub Copilot e ChatGpt. Azure Cobalt, invece, è un processore basato su architettura Arm “ottimizzato per migliori performance, efficienza energetica e ottimizzazione dei costi”.
“Con l’ulteriore accelerazione dell’intelligenza artificiale, stiamo ripensando l’infrastruttura cloud per garantire l’ottimizzazione su ogni livello”, spiega l’azienda di Redmond che ha una partnership con OpenAI per “l’integrazione delle funzionalità di ChatGpt negli strumenti utilizzati per la ricerca, la collaborazione, il lavoro e l’apprendimento”.
Nell’evento Ignite, Microsoft ha anche presentato i progressi di Copilot, il suo assistente digitale per Microsoft 365, introdotto per snellire e velocizzare il lavoro. Secondo un’analisi interna, il 70% degli utenti di Copilot ha dichiarato di aver incrementato la propria produttività mentre il 68% ha affermato che il software ha migliorato la qualità del proprio lavoro. In generale, è aumentata la rapidità nello svolgere compiti specifici (ricerca, scrittura e sintetizzazione) per il 29% degli intervistati.
Azioni Microsoft: quotazioni rimbalzano sull’indicatore Supertrend
Quotate sul mercato tecnologico statunitense Nasdaq, le azioni Microsoft sembrano essere impostate al rialzo nel breve termine, nonostante la performance leggermente negativa registrata nella seduta di ieri. Dopo un’apertura in gap up (subito ricoperto nell’intraday), infatti, le quotazioni hanno intrapreso un andamento ribassista che le ha portate a realizzare un minimo sul livello 368,67, per poi rimbalzare nel corso del pomeriggio stabilendosi al di sopra della soglia dei 370 dollari.
La lentissima ma evidente configurazione di “Testa e spalle rovesciato” che si è formata a partire dalla metà di luglio ha dato origine al brillante e inaspettato rally che ha caratterizzato l’azione nel mese di novembre. Rialzo che ha portato i corsi in prossimità della resistenza posta a quota 385, senza però riuscire a superarla. Al contrario, vi è stato un veloce ritracciamento che a sua volta si è arrestato sul supporto in area 362 e rappresentato dall’importante indicatore Supertrend.
Ora Microsoft sta reagendo bene con un rimbalzo che sembra credibile, anche perché nonostante le recenti doverose prese di beneficio, la struttura grafica del titolo si mantiene assolutamente positiva. Quindi, nell’immediato, potrebbero ritornare gli acquisti delle cosiddette “mani forti”, fermo restando l’attento monitoraggio del già citato supporto del Supertrend. Una sua eventuale violazione, infatti, modificherebbe radicalme
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