Azioni Eni: il mercato le valuta correttamente?

Di Redazione FinanzaNews24 5 minuti di lettura

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A Piazza Affari le azioni Eni hanno evidenziato nel corso dell’ultimo mese un movimento a V che ha registrato un minimo il 5 ottobre scorso a 14,234 euro. Da quel momento il titolo ha recuperato 8,5 punti percentuali riportandosi in area 15,50 e toccando un massimo a 15,748 nelle passate sedute, tornando su livelli che non si vedevano dall’aprile del 2019. Oggi Eni è una delle poche azioni che resiste alle vendite a Piazza Affari. Quando ci si avvia al giro di boa di metà seduta l’azione è sulla parità. Da inizio anno l’azione segna una performance positiva di circa il 16%.

Giovedì prossimo il Consiglio di amministrazione di Eni, il principale gruppo petrolifero italiano, pubblicherà i risultati relativi al terzo trimestre del 2023. Il giorno seguente i dati verranno comunicati al mercato. Le stime degli analisti si attestano a 2,85 miliardi di euro per quanto riguarda l’utile operativo corretto e a 1,63 miliardi di euro in relazione all’utile netto corretto. La produzione dovrebbe invece essersi fermata attorno a quota 1,63 milioni di barili equivalenti al giorno, in crescita da 1,58 dello stesso trimestre dello scorso anno. L’utile per azione dovrebbe uscire a 0,5923 euro con ricavi a 32,59 miliardi di euro.

Azioni Eni, l’analisi fondamentale di Forecaster

Gli analisti che formano il consensus di Bloomberg ritengono che Eni dovrebbe essere acquistata (61,3%) o tenuta in portafoglio (38,7%) mentre nessuno ne consiglia la vendita. Il target price medio si attesta a 17,16 euro, ossia circa 11 punti percentuali al di sopra delle quotazioni registrate alle 11:30 della seduta odierna. Dunque, per gli analisti c’è ancora spazio di salita per il titolo del Cane a sei zampe ma il target non è distante.

Applicando il modello dell’Economic Value Added Eni appare leggermente sopravvalutata – Fonte: Forecaster.biz Anche il consensus sui fondamentali elaborato dalla piattaforma di analisi Forecaster.biz offre indicazioni utili a verificare se la view attuale che il mercato ha di Eni sia corretta o meno. Utilizzando lo strumento “Fundamentals”, vengono evidenziate le valutazioni fondamentali secondo il modello Discounted Cash Flow di Benjamin Graham, il modello di Peter Lynch e l’Economic value added. Eliminando il primo e il secondo modello, che in questo momento offrono valutazioni che si discostano troppo dl valore attuale delle azioni, il modello rimanente dell’Economic Value Added evidenzia per Eni una leggera sopravvalutazione. Eliminare uno o più modelli dall’analisi è giustificato dai criteri che essi seguono e che possono essere più o meno adatti a una determinata tipologia di azione o a un determinato momento di mercato. I valori che si discostano troppo potrebbero inficiare la correttezza dell’analisi.

Cosa dice la stagionalità del titolo

Forecaster.biz permette anche di analizzare la stagionalità di azioni, indici, materie prime, valute e tanti altri strumenti finanziari. Per Eni la piattaforma mette in luce una stagionalità positiva nella prima metà del mese di novembre, dopodiché si registra di solito un rientro dei valori.

La stagionalità è stata calcolata analizzando i dati statistici su diversi orizzonti temporali, 5, 7, 15 e 25 anni. Sono disponibili anche le analisi su archi temporali di 1, 3, 10, 20 anni. Sovrapponendo il grafico dell’andamento corrente dell’azione, il movimento al rialzo iniziato il 5 ottobre appare rispettato, così come è stata rispettata la discesa registrata nella seconda metà del mese di settembre.

Le rilevazioni di Forecaster relative al singolo mese indicano che negli ultimi 25 anni, nel 58% dei casi novembre è stato un mese rialzista, trend confermato anche sulla distanza dei 5 e dei 7 ann


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