Azioni che fanno le mosse più grandi dopo l’orario di lavoro: Netflix, IBM, Disney e altro ancora

Di Alessio Perini 2 minuti di lettura
Mercati americani, i titoli azionari quortati a Wall Street
Analisi dei titoli azionari quotati a Wall Street come Amazon, Tesla, Microsoft, Facebook, Walmart, Roku, 3M, American Express, Amgen, Apple, Boeing, Caterpillar, Chevron, Cisco, Coca-Cola, Goldman Sachs, Home Depot, Honeywell, IBM, Intel, J&J, JPMorgan, McDonald’s, Merck&Co, Nike, Procter&Gamble, Salesforce.com,The Travelers

Dai un’occhiata alle società che fanno notizia dopo la campanella:

Netflix — Le azioni del colosso dello streaming sono crollate 25% dopo aver segnalato una perdita di 200,04 iscritti nel primo trimestre. Ha segnato la prima volta che Netflix ha riportato una perdita di abbonati in oltre un decennio. La società ha anche registrato un calo degli utili ma una mancanza di ricavi.

IBM — Le azioni IBM sono aumentate del 3% durante le contrattazioni prolungate dopo aver registrato un battito in alto e in basso nel primo trimestre. La società di servizi tecnologici ha registrato utili rettificati di $ 1.40 per azione su $.2 miliardi di entrate. Gli analisti si aspettavano guadagni di $1.19 una quota sui ricavi di $.85 miliardi.

Società di streaming: le azioni di Disney, Roku, Warner Bros. Discovery e Paramount sono diminuite rispettivamente del 5%, 7%, 2,8% e 5,2% nel trading esteso. Le mosse sono arrivate quando Netflix ha riportato una perdita di 200,000 sottoscrittori nell’ultimo trimestre.

Interactive Brokers — Il titolo di Interactive Brokers è sceso nel trading prolungato dopo aver registrato gli utili per l’ultimo trimestre. La società ha riportato un mancato guadagno ma ha registrato un utile per azione di 82 centesimi, che è sceso in linea con le stime degli analisti.

Omnicom Group — Le azioni della società di marketing e pubblicità sono aumentate di oltre l’1% dopo aver registrato un calo delle stime degli utili nel primo trimestre. Nel frattempo, Omnicom ha registrato un calo dei ricavi rispetto al trimestre di un anno fa.


La responsabilità editoriale è dell’autore del contenuto scritto originariamente in lingua inglese.

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