Azioni Brembo: l’ipotesi Pirelli non piace al mercato, cosa fare ora?

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura

(BorsaeFinanza.it) C’è la Pirelli nel destino di Brembo? La mossa olandese della fuoriclasse dei freni, decisa a trasferire la sede ad Amsterdam per sfruttarne le regole di voto maggiorato, avere flessibilità sul capitale – una sostanziale moneta di scambio per future aggregazioni – senza intaccare il controllo, scatena la speculazione della Borsa (-8,30% in due sedute). Il tempismo dell’operazione e i rapporti già in essere con la Bicocca, infatti, riaccendono nelle sale operative le luci su scenari di un possibile matrimonio tra freni e gomme.

Gli occhi sono puntati soprattutto sulla Pirelli, al centro delle cronache prima per il decreto con cui il governo ha attivato i poteri del «golden power», limitando il raggio d’azione dei soci cinesi di Sinochem (al 37%), quindi per la nuova giravolta sul futuro vertice col passo indietro del designato ad Giorgio Bruno e la nuova indicazione da parte del socio Camfin (14%) di Andrea Casaluci, oggi direttore generale operations, accanto al confermatissimo Marco Tronchetti Provera, che resterà vice presidente esecutivo. Brembo ha già un piede nella Pirelli col 6% ed è legata alla Camfin e a Tronchetti da un patto di consultazione entrato in vigore a febbraio, della durata di tre anni, rinnovabili.

Il mercato si attende, scrivono ad esempio da Mediobanca, un’operazione trasformativa capace di cambiarne radicalmente le dimensioni, anche perché il voto maggiorato permette alla famiglia Bombassei


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