Avviso di parcella o di fattura: a cosa serve?

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
Fisco, tasse e tributi

(QuiFinanza.it) Avviso di parcella, fattura proforma o progetto di notula: diversi modi per indicare un unico documento non rilevante ai fini fiscali, che serve al professionista per comunicare al cliente la richiesta del proprio compenso. Ovviamente la richiesta è strettamente legata allo svolgimento di una determinata prestazione. Il professionista sarà tenuto ad emettere la fattura vera e propria nel momento in cui incasserà il compenso pattuito.

Quotidianamente i vari professionisti – geometri, avvocati, commercialisti o architetti, solo per citarne alcuni – utilizzano il cosiddetto avviso di parcella per due motivi:

  • sollecitare il cliente a pagare la prestazione;
  • evitare il pagamento dell’Iva a seguito dell’emissione della parcella.

Come deve essere compilato, correttamente questo documento? Al suo interno deve essere chiaramente indicato che “non costituisce documento valido ai fini Iva”. Cerchiamo di comprendere come debba essere compilato correttamente l’avviso di parcella – o fattura proforma che dir si voglia – e come debba essere gestito dai contribuenti.

Avviso di parcella: quando si deve emettere

L’avviso di parcella – o fattura proforma – è un documento contabile, che non ha alcun valore fiscale. Generalmente viene redatto da un professionista prima dell’emissione della fattura fiscale in formato digitale. Attraverso questo tipo particolare di operazione, viene consegnato al cliente un documento al cui interno sono inseriti tutti i riferimenti della prestazione professionale che è stata prestata e le informazioni di pagamento. Grazie alla fattura proforma si evitano tutte le implicazioni che comporta l’emissione di una fattura vera e propria.

L’avviso di parcella viene emesso dal professionista per richiedere il pagamento. Per


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