(BorsaeFinanza.it) Poche spedizioni generano ansia e fanno sussultare il cuore come un avviso di giacenza di Poste Italiane. È capitato a tutti di ricevere quello scontrino da un mittente ignoto che annuncia la mancata consegna (perché in quel momento non si è a casa) di un pacco, di una raccomandata market (le comunicazioni estremamente urgenti) oppure RMN, cioè inviata dalla pubblica amministrazione. L’inquietudine è aumentata da quando si è saputo che Poste Italiane è stata multata per 5 milioni di euro dall’AGCM (l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) perché i postini addetti alle consegne lasciavano gli avvisi di giacenza nelle cassette delle lettere anche quando i destinatari erano in casa.
Avviso di giacenza Poste Italiane: cos’è e come funziona
Un pacco, una raccomandata o un qualsiasi altro servizio di spedizione di Poste Italiane vengono consegnati dal personale addetto esclusivamente al destinatario. In caso di assenza al momento della consegna, viene lasciato un avviso di giacenza alla persona interessata, cioè una sorta di scontrino che indica al destinatario il fatto che la raccomandata o il pacco si trova presso l’ufficio postale di riferimento, in attesa di essere ritirata. Il ritiro deve avvenire nel luogo indicato sul bigliettino e negli orari stabiliti. La raccomandata o il pacco è disponibile e quindi ritirabile a partire da 48 ore lavorative successive la fallita consegna. È possibile pure delegare il ritiro: basta che il delegato esibisca allo sportello il proprio documento e una copia del documento del delegante.
Il tempo massimo di giacenza della raccomandata è di 30 giorni, mentre per le raccomandate 1, con prova di consegna e in contrassegno diminuisce a 15 giorni. Se l’avviso di giacenza è bianco, vuole dire che riguarda la semplice notifica di mancata consegna; se è verde, significa che la comunicazione fa riferimento ad atti giudiziari, multe, cartelle esattoriali o notifiche legali. Passati i 30 o i 15 giorni,
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