Autotutela fiscale: come funziona e quali vantaggi porta al contribuente e al Fisco

Di Barbara Molisano 2 minuti di lettura
Agenzia delle Entrate
Agenzia delle Entrate Milano - Saggittarius A, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

La direzione presa dall’Agenzia delle Entrate negli ultimi tempi è sempre più verso una comunicazione aperta e dialogante tra l’autorità fiscale e il contribuente. Si è capito che ascoltare e esaminare ciò che il contribuente comunica è fondamentale per raggiungere gli obiettivi di politica fiscale.

Autotutela obbligatoria e facoltativa: strumenti deflattivi e stragiudiziali

L’autotutela, che significa capacità di auto-tutelarsi, è diventata uno strumento essenziale per ridurre il contenzioso tributario e garantire entrate tributarie equi e giuste. La normativa recentemente modificata regola sia quella obbligatoria che quella facoltativa, fornendo strumenti operativi sia all’ufficio fiscale che al contribuente.

Benefici dell’autotutela ben utilizzata

Utilizzare correttamente questa possibilità comporta benefici in termini di efficacia, efficienza e temporalità degli adempimenti fiscali. Essa permette di correggere errori evidenti o di valutazione, evitando contenziosi inutili o inesistenti.

Il dialogo tra contribuente e autorità fiscale, basato sulla comunicazione sugli adempimenti tributari, è fondamentale per evitare controverse e per garantire una corretta applicazione della normativa fiscale. L’autotutela è uno strumento che favorisce questo dialogo costruttivo e consente di risolvere eventuali errori in modo rapido ed efficace.

Insomma, attingendo agli strumenti offerti, sia in quella obbligatoria che facoltativa, è possibile garantire un corretto adempimento degli obblighi fiscali e una giusta applicazione delle norme tributarie.

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