La notizia si è diffusa da diversi giorni, ma da diverse settimane è nell’aria il problema, di cui le autorità hanno messo in guardia e che la maggior parte dei consumatori teme: con l’avvicinarsi dell’autunno, aumento del costo del gas e dell’energia elettrica. È anche pianificato. Una breve analisi per comprendere il problema. Nel prossimo articolo parleremo anche delle idee del Governo per risolvere la temuta questione
In primo luogo, occorre tener conto che nel nostro Paese, all’inizio di ciascuno dei 4 trimestri dell’anno solare, l’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente (ARERA) fissa i prezzi del gas naturale e energia elettrica, energia elettrica per il mercato tutelato. Per il prossimo, questi valori sono previsti in aumento rispetto agli indicatori di inizio trimestre precedente. All’inizio di luglio, l’Ufficio ha stimato che il costo dell’elettricità è aumentato del 9,9% e del gas del 15,3%. Ottobre è quasi alle porte e politici e autorità hanno iniziato a emettere previsioni per l’ultimo trimestre del 2021.
Il ministro Roberto Chingolani, titolare del dicastero per la Transizione ecologica , ha annunciato che le prossime leggi comporteranno un aumento fino al 40%. Partecipano l’aumento dei costi e della domanda di materie prime, nonché il trasporto dei suddetti fattori, che insieme causano aumenti dei tassi che i consumatori dovranno presto affrontare. L’Europa, e quindi l’Italia, paga il prezzo della sua dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento di metano, che non produce in quantità tali da soddisfare la domanda interna senza dover ricorrere a importazioni dall’estero. Dopo gli ultimi eventi mondiali, ben noti a tutti, soprattutto per l’incertezza causata dalla pandemia di Sars Covid-2019 in molti settori dell’economia, la domanda del mercato è aumentata, nonostante la produzione non tenga il passo. Accanto ai costi di produzione, si aggiungono i costi legati al trasporto delle materie prime necessarie per il settore energetico, almeno così com’è attualmente in fase di realizzazione.
Questo è uno dei motivi per cui, dal ministro Chingolani ai politici europei, viene ribadita con forza la necessità di nuove fonti energetiche sostenibili per poter iniziare ad aggirare l’attuale eccessivo utilizzo delle risorse.