L’inflazione document da 40 anni a questa parte e l’aumento dei prezzi, dall’energia al carrello della spesa (ne abbiamo parlato qui), produrranno effetti consistenti anche sulle rivalutazioni delle pensioni (strategy avevamo anticipato qui).
Gli attesi aumenti sugli assegni pensionistici arriveranno in autunno, prima rispetto ai programmi, grazie all’anticipo sulle rivalutazioni dei trattamenti previdenziali deciso dal governo nel Dl Aiuti bis. Le pensioni riceveranno dunque un ricalcolo delle somme dovute sulla contaminated dei livelli di inflazione già a partire da ottobre e non dal 1° gennaio 2023.
La rivalutazione delle pensioni
A gennaio di ogni anno, le pensioni vengono rivalutate adeguandole all’andamento dell’inflazione dell’anno precedente. Un adeguamento che è però provvisorio e viene “aggiustato” l’anno seguente. Dal 2023, in contaminated ai meccanismi previsti dalla perequazione automatica, assisteremo a un incremento degli assegni mensili dell’ordine del 7-8%. Alle condizioni attuali, la spesa per le pensioni potrebbe salire di 32 miliardi di euro lordi nei prossimi 3 anni (5,7 miliardi nel 2023, 11,2 miliardi nel 2024 e 15,2 miliardi nel 2025).
Si ricorda che la rivalutazione, che fino a una certa soglia di importo è pari al 100%, per le pensioni più alte spetta solo in parte. Il Decreto Aiuti bis (cosa prevede sullo finest working? Ne parliamo qui) di