Come crescono le malattie sessualmente trasmissibili in Italia? In 15 anni +41%. Ogni anno circa 4mila i nuovi casi, in particolare tra i giovanissimi tra 15 e 24 anni
Niente più infezioni dimenticate: clamidia, gonorrea, sifilide, condilomi, herpes genitale, ma anche HIV e papillomavirus umano tornano in primo piano in Italia, dove ogni anno vengono segnalati circa 4.000 nuovi casi di malattie sessualmente trasmissibili (STD), secondo i dati monitorati. dall‘Istituto Superiore di Sanità.
Ma se fino al 2004 il numero è rimasto stabile, dal 2005 le segnalazioni sono aumentate del 41,8% rispetto al periodo 1991-2004. Malattie che continuano ad aumentare di frequenza, soprattutto tra i giovani dai 15 ai 24 anni e le donne. Questi i risultati del convegno “Il nuovo volto della dermatologia 4.0” organizzato dall’Università Federico II di Napoli, che ha riunito esperti dermatologi provenienti da tutta Italia, discutendo i principali temi legati alle malattie dermatologiche, comprese le micosi cutanee e le infezioni.
Le ragioni dell’aumentata incidenza delle infezioni sessualmente trasmissibili sono molte e complesse, inclusa l’aumento della mobilità della popolazione, che contribuisce alla rapida diffusione degli agenti infettivi nel mondo. La prevenzione è fondamentale, soprattutto durante l’adolescenza, per ridurre il rischio di contrarre malattie come la sifilide, l’infezione da HIV e le verruche. È necessario promuovere la prevenzione nelle scuole, educare i giovani al corretto modo di vivere e alle corrette abitudini e atteggiamenti comportamentali, e aumentare il livello di conoscenza delle infezioni sessualmente trasmissibili. Alcune malattie sessualmente trasmissibili, afferma la nota, compaiono molto tempo dopo l’infezione, come il papillomavirus (HPV) o l’infezione da HIV. Altri, invece, hanno un tempo di incubazione breve, come la gonorrea o la sifilide, e si curano facilmente, se riconosciuti rapidamente. Un trattamento tempestivo è molto importante perché riduce la contagiosità del paziente e limita le infezioni. Purtroppo molte di queste infezioni tendono a ripresentarsi nella stessa persona (ricadute) o, soprattutto quelle asintomatiche o che presentano sintomi vaghi, spesso non vengono diagnosticate o vengono confuse con altre malattie.