Audacity è l'app più recente che diventa spyware grazie ai nuovi proprietari

Di Barbara Molisano 2 minuti di lettura
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Uno dei programmi audio open source più popolari è ora considerato spyware dopo i recenti aggiornamenti e le modifiche alla politica sulla privacy. Stiamo parlando di Audacity, il famoso programma di manipolazione audio che è stato acquisito da una nuova società due mesi fa, che ha poi apportato rapidamente ogni sorta di modifiche.

Per essere precisi, l’ultimo aggiornamento di Audacity 3.0 è arrivato con una serie di modifiche alla politica sulla privacy che suggeriscono che l’app desktop sta raccogliendo i dati degli utenti e li condivide con “acquirenti”, per non parlare di terze parti, incluso lo stato regolatori, ove applicabile.

Secondo

Fosspost, le modifiche alla sezione dell’informativa sulla privacy sul sito Web di Audacity indicano che la nuova società ha aggiunto da allora diversi strumenti di raccolta dei dati personali. Ancora peggio, i dati archiviati vengono apparentemente inviati ai server in Russia, negli Stati Uniti e nello Spazio economico europeo. Audacity non ha bisogno di “telefonare a casa” o connettersi a fonti esterne come applicazione desktop senza funzionalità online effettive. Tuttavia, la nuova politica sulla privacy della società madre Muse Group afferma che raccoglie dati e lo fa in un modo sia generale che super vago. Gli indirizzi IP sono memorizzati in modo identificabile, i dati vengono raccolti per “forze dell’ordine”, ma non viene menzionato il tipo di dati, ecc.

La comunità open source in generale, in particolare gli utenti di Audacity, non è molto soddisfatta dei cambiamenti. A questo punto, Audacity sembra decisamente uno Spyware. Lo strumento potrebbe non essere dannoso, ma non è nemmeno buono.

via Fosspost

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