AstraZeneca sospende la commercializzazione del vaccino anti-Covid 19 nell’Unione Europea

Di Francesca Parisi 2 minuti di lettura
Settore Biotech

A partire da oggi, AstraZeneca cesserà la commercializzazione del suo vaccino contro il Covid-19, Vaxzevria, nell’Unione Europea. La decisione, annunciata dalla compagnia britannico-svedese attraverso un comunicato ufficiale, è stata presa in seguito alla notifica da parte della Commissione Europea, che ha accettato la richiesta di ritiro del vaccino proposta dalla stessa AstraZeneca il 27 marzo.

Motivi del ritiro di Vaxzevria

Il ritiro di Vaxzevria dal mercato europeo è motivato principalmente dalla ridotta domanda e dalla sovrabbondanza di dosi disponibili, aggravata dalla presenza di nuovi vaccini aggiornati per combattere le varianti del Covid-19. Questi sviluppi hanno naturalmente condotto a un calo significativo nella richiesta di Vaxzevria, che non verrà più né prodotto né distribuito.

Nel comunicato, AstraZeneca ha anche voluto sottolineare l’importante contributo del suo vaccino nella lotta contro la pandemia globale e, secondo dati indipendenti, Vaxzevria ha giocato un ruolo cruciale salvando più di 6,5 milioni di vite nel corso del primo anno di utilizzo e distribuendo oltre 3 miliardi di dosi in tutto il mondo.

Implicazioni future e riflessioni

Il ritiro di Vaxzevria rappresenta un momento significativo nella gestione della pandemia di Covid-19, segnando il passaggio da un periodo di urgente necessità di vaccini a una fase di gestione più stabile e controllata, con un’ampia scelta di vaccini adattati alle esigenze attuali. La decisione di AstraZeneca riflette una realtà in evoluzione dove la produzione e distribuzione di vaccini deve adattarsi rapidamente alla domanda globale e alle dinamiche di mercato.

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