(Money.it) È scaduto il termine per il rinnovo dell’Isee ai fini dell’assegno unico: da oggi, in assenza dell’attestazione, l’assegno verrà comunque pagato ma ne spetterà l’importo minimo.
Tuttavia, con questo non significa che non sarà più possibile richiedere l’Isee così da provare ad aumentare l’importo dell’assegno unico: anzi, nel caso in cui l’attestazione risulti comunque rinnovata entro il 30 giugno sarà comunque possibile godere degli arretrati per i mesi precedenti, i quali verranno corrisposti in un’unica soluzione in sede di conguaglio.
La buona notizia è che da gennaio 2023 l’importo minimo dell’assegno unico è aumentato di qualche euro, contribuendo così a rendere più pesante il pagamento anche per coloro che per un motivo o per un altro non sono riusciti a presentare l’Isee in tempo. A tal proposito, ecco quanto spetterà da questo mese in caso di Isee scaduto e non rinnovato e come fare eventualmente per chiedere il ricalcolo e beneficiare degli arretrati.
Assegno unico, di quanto è aumentato l’importo minimo
L’assegno unico per figli a carico è “universale”: ciò significa che spetta indipendentemente dalla situazione economica. Per questo motivo ne hanno diritto anche le famiglie con alto reddito (sopra i 40.000 euro, soglia soggetta annualmente a rivalutazione), per le quali il legislatore ha fissato un importo minimo che spetta sempre.
Lo stesso vale per coloro che present
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