L’Assegno Unico di gennaio 2023 è ancora calcolato sulla base dell’ISEE 2022, ma da febbraio, se già presentato, vale il dato 2023 o, senza alcuna certificazione valida, vale il minimo: ricordiamo l’INPS.
Assegno i figli: beneficiari e importi
Da marzo a novembre sono stati erogati complessivamente 11.600 milioni di euro, destinati a oltre 6 milioni di famiglie con circa 10 milioni di figli a carico. Finora l’importo medio mensile è stato di 233 euro per richiedente, che corrispondono a 146 euro per figlio nel caso di nuclei senza percettori di reddito individuale, nel qual caso l’indennità media è stata invece mediamente di 166 euro.
La quasi totalità della spesa per bambino va però a chi non riceve Rdc: 11,1 miliardi di euro su 11,6 miliardi in totale, per circa 5,6 milioni di richiedenti e 9,1 milioni di figli beneficiari di almeno una rata.
Circa il 47% appartiene a beneficiari con ISEE fino a 15mila euro e il 23% dei figli appartiene a famiglie senza ISEE. In questi casi l’importo per figlio, comprensivo dei contributi, va da poco meno di 50 euro (per chi non rappresenta l’ISEE o supera i 40.000 euro) a 195 euro per le classi ISEE fino a 15.000 euro.
Le famiglie con reddito di cittadinanza almeno per almeno un mese integrata dall’Assegno unico per figli sono attualmente 493.000 persone, di cui circa 835.000 figli a carico, di cui circa 480.000 appartengono esclusivamente ai principali beneficiari del RDC. In questi casi, per calcolare l’Assegno unico si sottrae dalla somma dovuta per la quota di Reddito di Cittadinanza relativa ai figli che fanno parte del nucleo familiare.
A partire da marzo 2023 l’importo sarà determinato in base all’ISEE 2023, altrimenti verrà erogata una prestazione minima, salvo conguaglio con tutto in sospeso se l’ISEE viene presentato entro il 30 giugno.
A partire da febbraio, l’INPS inizierà a erogare la Tassa Forfettaria, che prevede un rientro 2023 parametrato all’inflazione, a cui si aggiungono, per gli aventi diritto, anche gli incrementi previsti dalla Manovra:
– integrazione del 50% per il primo anno di vita del bambino o fino a tre anni per i nuclei familiari con almeno tre figli e ISEE fino a 40mila euro;
– 150 euro in più per le famiglie con almeno quattro figli;
– L‘equiparazione dei figli maggiorenni e dei minori portatori di handicap.
Proroga assegno unico 2023
L’INPS ricorda che dal 1° marzo 2023 sarà più agevole ricevere l’Assegno Unico e Universale (AUU) nel senso che non sarà necessario richiederlo nuovamente. Per coloro che sono beneficiari del Assegno Unico a febbraio l’estensione del trattamento proseguirà automaticamente. Coloro che fanno domanda per la prima volta da marzo dovranno presentare una domanda. Chiunque necessiti di essere informato delle modifiche può semplicemente aggiornare la domanda corrente utilizzando l’apposita procedura online.