Assegno unico per i figli: in alcuni casi non è necessario presentare domanda all‘INPS. Questo è particolarmente vero quando sei un percettore di reddito di cittadinanza, in possesso del quale l’assegno per i figli viene somministrato in automatico.
È stato il Family Act approvato in Consiglio dei Ministri l’11 giugno 2020 a prevedere, tra le novità più rilevanti e di più immediata attuazione, l’assegno unico per i figli, sostegno universale di importo progressivo calcolato sulla base del modello ISEE. È prevista una somma forfettaria per i bambini nel luglio 2021 e verrà fornito un maggiore sostegno alle famiglie italiane. In generale, la domanda deve essere presentata online nel conto personale INPS nel modo classico. Tuttavia, a volte ricevere questo sostegno può avvenire automaticamente: nell’ultima nota pubblicata, l’INPS ha reso noto che coloro che hanno diritto al Reddito di Cittadinanza otterranno infatti la somministrazione in via automatica.
L’assegno unico verrà corrisposto nel mese di luglio (per la decorrenza che va da luglio a dicembre 2021) a coloro che non possono richiedere l’assegno familiare. L’obiettivo dichiarato del governo è consolidare il sostegno alle famiglie corrispondendo ad esse questo unico beneficio “ponte”.
Oggi le condizioni per ottenere i benefici sono le seguenti:
- essere escluso dalla possibilità di percepire le prestazioni per il nucleo familiare. Attenzione, per questa condizione si considera l’intera famiglia (basta che ci sia anche una sola persona che percepisce ANF per parenti di persone a carico, ed è esclusa dalla possibilità di richiedere l’assegno unico;
- essere disoccupato, ma anche essere disabili o lavoratore autonomo;
- avere un ISEE (valido) inferiore a 50.000 euro;
- avere almeno un figlio a carico.
L’ordinanza sull’assegno unico, pubblicata nel giugno 2021, delinea tutti i metodi di pagamento per un assegno. Da ciò si evince che per coloro che hanno diritto al reddito di cittadinanza, l’importo di un unico assegno verrà versato sullo stesso Iban già trasmesso. Dal bonus bebè, fino agli ANF, l’assegno unico punta a diventare a regime, e quindi dal 2022, strumento onnicomprensivo per il sostegno alle famiglie con figli, in sostituzione delle misure frammentate ad oggi vigenti.