Assegno unico, ecco perché l’importo è stato tagliato

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
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Le regole sono alla base di tutto ed è necessario prestarvi la dovuta attenzione: anche quando si ha a che fare con l’assegno unico universale. Il rischio è quello di perdere dei soldi, se non si hanno bene in mente le norme che stanno dietro ad una delle misure più importanti che ci sono, oggi come oggi, in Italia.

Ma partiamo dall’inizio. A regolamentare l’assegno unico universale vi è l’articolo 6, comma 7 del Decreto n. 230 del 29 dicembre 2021, nel quale si legge chiaramente che per il sussidio in questione relativo ai mesi di gennaio e febbraio di ogni anno, è necessario fare riferimento all’Isee della in corso di validità a dicembre dell’anno precedente.

A dare qualche ulteriore chiarimento su come si debbano comportare i diretti interessati, ci ha pensato anche la circolare n. 132 del 15 dicembre 2022 dell’Inps, che ha confermato quale Isee debba essere utilizzato per il calcolo dell’assegno unico nel corso di questi due mesi. Nella circolare, infatti, viene ribadito che “l‘Isee in corso di validità al 31 dicembre 2022 continua a essere utilizzato per la determinazione degli importi dell’assegno unico e universale relativi alle mensilità di gennaio e febbraio 2023“.

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