Assegno unico, come evitare il taglio del contributo

Di Redazione FinanzaNews24 2 minuti di lettura
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Assegno unico, attenzione alla scadenza del 28 febbraio 2023. Entro questa data devono essere comunicati all’Inps, attraverso la DSU, i dati dell’Isee aggiornato.

La scadenza è importante e coinvolge almeno 7 milioni di percettori: dimenticarsi di comunicare i dati aggiornati può comportare la perdita del contributo.

Ricordiamo, infatti, che i percettori dell’assegno unico, che ricevono una somma superiore alla quota minima – che è pari a 50 euro a figlio – sono tenuti ad aggiornare annualmente il proprio Isee, presentando la Dichiarazione Sostitutiva Unica, entro e non oltre il 28 febbraio.

Nel caso in cui i diretti interessati dovessero dimenticarsi di presentare i dati aggiornati, rispettando i tempi e le modalità previste dal regolamento sull’assegno unico, si vedrebbero tagliare gli importi erogati.

In altre parole, i beneficiari della misura incasserebbero la quota minima, che è prevista per quanti hanno un Isee superiore a 40.000 euro.

Confermata, comunque, anche per quest’anno la possibilità di comunicare i dati entro il 30 giugno e ottenere, a quel punto, anche gli arretrati dal mese marzo, calcolati in base ai parametri Isee presentati.

Nel caso in cui si facesse passare anche la data del 30 giugno, a quel punto, non si


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