(Money.it) Il bonus mamme disoccupate, noto anche come assegno di maternità Comuni, è stato confermato anche per il 2023. Si tratta di un contributo economico che viene erogato dal Comune alle neo-mamme che non lavorano, e sono in stato di disoccupazione.
Non bisogna commettere l’errore di pensare, quindi, che dal momento che non si svolge alcuna attività lavorativa non si ha diritto ad alcun sostegno per la maternità. È vero, infatti, che oggi l’Inps riconosce la relativa indennità di maternità a sole tre categorie di lavoratrici e disoccupate, quali appunto:
- dipendenti;
- autonome;
- disoccupate, a patto che abbiano appena cessato l’attività lavorativa da poco tempo (meno di 60 giorni) o che risultino beneficiarie di Naspi.
Tuttavia, per tutte le altre mamme disoccupate spetta un sostegno erogato direttamente dal Comune che va comunque a indennizzare 5 mesi di maternità. Ma c’è un termine entro cui la domanda va presentata: hanno diritto all’assegno mensile di maternità, anche detto bonus mamme disoccupate – coloro che ne fanno richiesta per nascite, affidamenti preadottivi e adozioni, avvenute nei 6 mesi antecedenti.
La buona notizia è che quest’anno, complice l’alto tasso d’inflazione, gli importi della misura sono aumentati; allo stesso tempo si innalza il limite Isee entro cui averne diritto, contribuendo quindi ad allargare la platea delle potenziali beneficiarie. Ciò per merito della rivalutazione, operazione che aggiorna l’impo
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