Assalto alle pensioni minime: è tensione all’interno della maggioranza

Di Gianluca Perrotti 1 minuti di lettura
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E’ tensione all’interno della maggioranza sul tema delle pensioni  minime, che non aumenteranno come aveva promesso Forza Italia in campagna elettorale, ma saranno semplicemente ritoccate un di poco in aggiunta alla consueta rivalutazione annuale necessaria a tener conto dell’inflazione e della perdita del potere d’acquisto. Una decisione che era nell’aria e che è stata confermata senza mezzi termini dal sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon.

Durigon: nessuna novità sulle Pensioni

Nel semi-silenzio che caratterizza il giorno dell’Immacolata, il sottosegretario Durigon ha ammesso che in tema di pensioni “non ci sono novità, non ci sono le risorse purtroppo”.

“Comunque si comincia già a dare un segnale importante portando le pensioni minime a 570 euro al mese”, ha aggiunto il sottosegretario leghista, riferendosi all’adeguamento per il caro-vita ed aggiungendo “faremo incontro con le parti sociali per arrivare a una riforma totale, complessiva e unica dal 2024“.

Forza Italia punta a quota 600

Il ritocco a 572 euro disposto nella Manovra f

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