Arriverà Bernardinelli-Bernstein, la cometa gigante

Di Antonia De La Vega 2 minuti di lettura
Terra e Cometa

Si chiama Bernardinelli-Bernstein e non è un’attrice ma il nome di una cometa gigante con un diametro stimato di circa 100 chilometri

Un ospite inaspettato è apparso nel sistema solare: la cometa gigante Bernardinelli-Bernstein 2014 UN271, appena scoperta dagli astronomi dell’Università della Pennsylvania nelle immagini scattate tra il 2014 e il 2018 dal telescopio cileno Dark Energy Survey.  Con un diametro stimato di circa 100 chilometri, questo corpo celeste potrebbe essere due o tre volte più grande della cometa Hale-Bopp, la famosa cometa dei record che ha illuminato il cielo negli anni ’90. Gli esperti stimano che il 2014 UN271 raggiungerà il suo picco e sarà più vicino alla Terra nel 2031. Dovrebbe rimanere  fuori dall’orbita di Saturno e quindi sarà troppo lontano per essere visto ad occhio nudo. Ma avrà una luminosità paragonabile a quella di Caronte ovvero una delle Lune del pianeta Plutone.

Oltre alle sue dimensioni super-grandi, ciò che colpisce di più di questa cometa è la sua orbita estremamente allungata, che va dalle vicinanze di Saturno a una distanza di quasi un anno luce nella cosiddetta Nube di Oort, culla delle comete e di asteroidi ai margini del sistema. Nel punto più lontano della sua orbita, UN271 2014 rileva a malapena la gravità del sole. Ci vogliono circa 612.190 anni per completare un giro  attorno alla nostra stella. Poiché sta già entrando nel sistema solare, gli astronomi possono studiarlo per altri lunghi dieci anni.

Una curiosità per i meno esperti  le comete sono corpi celeste simili ad un asteroide composte da gas ghiacciati  frammenti di rocce e metalli. Nel sistema solare, le orbite delle comete si estendono oltre quella di Plutone e quelle che entrano nel sistema si rendono visibili dalla Terra grazie ad orbite ellittiche e sono composte da sostanze volatili ghiacciate, come biossido di carbonio, metano e acqua. La sublimazione delle sostanze volatili quando la cometa è in prossimità del Sole causa la formazione della coda.

 

 

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