Arrivano i dati sui vaccini ai bambini dalla Società Italiana di Pediatria

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura

Meno di 1 bambino su 4 (24,4%) nella fascia 5-11 anni ha ricevuto una dose di vaccino

I dati della Società Italiana di Pediatria (Sip) inerenti ai vaccini nella fascia d’età dai 5-11 anni non sono incoraggianti. Nel belpaese infatti  “oltre 64mila nuovi contagi da Covid-19 nei bambini di età compresa tra 6 e 11 anni in una settimana (dal 2 al 9 gennaio), con 113 ospedalizzazioni e un ricovero in terapia intensiva”.

L’indagine della Società Italiana di Pediatria (Sip) alla luce dei dati contenuti negli ultimi due bollettini dell’Istituto superiore di sanità fa interrogare i pediatri tornano  che in un accorato appello alle famigli cercano di ricordare “ai genitori l’importanza di proteggere i più piccoli con la vaccinazione contro il Covid-19. Attualmente in Italia meno di 1 bambino su 4 (24,4%) nella fascia 5-11 anni ha ricevuto una dose. Esiste però una notevole eterogeneità territoriale, con alcune regioni che non arrivano al 15% e altre che si collocano molto più avanti della media nazionale. Di grande interesse è il caso della Puglia dove oltre il 40% dei bambini tra 5 e 11 anni ha già ricevuto la prima dose. La Regione ha puntato sin dall’inizio della campagna di immunizzazione contro il Covid-19 sulla somministrazione del vaccino nelle scuole, con il coinvolgimento di igienisti e pediatri. Un modello organizzativo che sembra funzionare molto bene e che anche altre regioni hanno iniziato a mettere in atto. Intanto – ricorda la Sip – i dati di farmacovigilanza che arrivano dagli Stati Uniti, dove oltre 9 milioni i di bambini tra 5 e 11 anni hanno ricevuto una dose del vaccino, confermano che questo è sicuro, oltre che efficace. Su 8,7 milioni di dosi somministrate nel periodo 3 novembre- 19 dicembre le segnalazioni di eventi sono state pari allo 0,05% e si è trattato nella quasi totalità di casi non seri. Le miocarditi sono state 11 di cui 7 non gravi (e risolte) e 4 in osservazione al momento della stampa del rapporto”.

 

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