Nuovi incentivi per aiutare coloro che prediligono i trasporti pubblici. Il bonus di 60 euro é riservato a lavoratori e studenti con un reddito che non supera i 35mila euro. Bonus 200 euro anche a autonomi e disoccupati, esclusi Rdc
Un bonus che non risponde solo a “mitigare l’impatto del caro-energia” ma potrebbe essere anche utili per limitare l’inquinamento ed incitare ad una scelta responsabile ovvero quella del trasporto pubblico soprattutto per le grandi città e agli orari di punta. La proposta del bonus é contenuta nella nuova bozza del DL aiuti che torna oggi nel Consiglio dei Ministri. Il bonus di 60 euro varrà solo per alcune persone e soprattutto per gli abbonati ai mezzi pubblici, lavoratori e studenti, con un reddito che non supera i 35mila euro.
Per rendere possibile questo bonus sarà istituito un fondo ad hoc presso il ministero del Lavoro di ben 100 milioni di euro. Il bonus, come già segnalato nella bozza, avrà il nome del titolare e potrà essere utilizzato per l’acquisto di un solo abbonamento. Non sarà inoltre cedibile. Un decreto ministeriale disciplinerà le modalità di richiesta e le relative procedure.
Altri bonus accompagneranno quello di 60 euro per i trasporti. Un esempio é il bonus 200 euro una tantum per i lavoratori e i pensionati con un reddito che non superi i 35mila euro annui che sarà elargito anche ai lavoratori autonomi e ai disoccupati, mentre dovrebbero essere esclusi dal benefit i beneficiari del reddito di cittadinanza. Cosi definito questo bonus riguarderà circa 28 milioni di famiglie, nel complesso, e verrà erogato dall’Inps. Il bonus ai lavoratori dipendenti verrà pagato dai datori di lavoro con la busta paga tra giugno e luglio e verrà recuperato al primo pagamento di imposta utile.
Novità anche per la cessione di credito per il superbonus edilizio, con molte banche che rifiutano le pratiche, gli istituti di credito potranno “cedere a non retail”, ovvero soggetti qualificati. E’ quanto prevede l’ultima bozza del dl aiuti atteso oggi in Cdm per un nuovo passaggio.