Arriva l’estate scopriamo come accedere al bonus vacanza

Di Antonia De La Vega 3 minuti di lettura
voucher vacanze

Il governo Draghi, con il Decreto Sostegni bis, ha confermato ufficialmente il bonus vacanze anche per il 2021, estendendone l’utilizzo fino a giugno 2022. Non ha però portato all’introduzione di un nuovo bonus, ma darà l’opportunità a chi l’ha già chiesto di usarlo.

Prima di parlare del bonus per le vacanze 2021, bisogna comprendere quali sono i prerequisiti necessari per averlo, quali possono essere i destinari e chi invece sarà escluso da questa agevolazione. Il Decreto  Sostegni bis  non ha introdotto nulla di nuovo, ma ha semplicemente ampliato nel tempo le disposizioni del Conte bis dello scorso anno. Non si tratta quindi di un nuovo provvedimento, ma di una continuazione del precedente.

Quindi chi può richiedere il buono vacanza 2021? Certamente non quelli che non hanno fatto domanda nel 2020. Pertanto, quest’anno saranno ammesse solo le seguenti persone:

  • chi lo ha già richiesto lo scorso anno e lo ha utilizzato, ma non nella sua interezza
  • quelli che hanno fatto domanda nel 2020 ma non l’hanno utilizzato
  • saranno escluse le persone che non abbiano già avviato la procedura

Il Bonus Vacanze è un contributo pari a 500€ utilizzabile per soggiorni in hotel, campeggi, villaggi turistici, agriturismi e pensioni in Italia da parte di coloro che, come sopra indicato, ne hanno fatto richiesta dal 1 luglio al 31 luglio 2020.

Pertanto, le condizioni ed i requisiti per la concessione rimangono gli stessi dello scorso anno.

Inoltre, tra le novità introdotte dal Decreto Sostegni bis c’è la possibilità di spendere il voucher presso agenzie di viaggio e tour operator. Inoltre può essere utilizzato solo da un familiare, anche diverso dalla persona che lo ha richiesto, e deve essere speso in un’unica soluzione, in un centro turistico ricettivo in Italia.

Lo sconto può essere utilizzato sotto forma di credito d’imposta o di sconto immediato dell’80% sui servizi acquistati. In questo caso, il restante 20% può essere detratto al momento della dichiarazione dei redditi da parte del familiare a cui viene inviato il documento di soggiorno (fattura, documento commerciale, ricevuta/scontrino).

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