Arriva l’anonimometro dell’Agenzia delle Entrate per controllare il conto in banca

Di Redazione FinanzaNews24 3 minuti di lettura
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(QuiFinanza.it) Cos’è l’anonimometro dell’Agenzia delle Entrate e qual è la sua funziona principale? Attraverso un documento pubblicato lo scorso 19 maggio 2023, l’AdE ha fornito i criteri attraverso i quali verranno effettuati i controlli sul conto corrente dei contribuenti, svelando quelli che sono i criteri per l’analisi del rischio del nuovo anonimometro.

L’Agenzia delle Entrate, in altre parole, ha fornito le regole che determinano il funzionamento degli algoritmi, il cui compito sarà quello di andare ad incrociare i dati che sono contenuti direttamente all’interno dell’archivio dei rapporti finanziari con quelli dell’anagrafe tributaria.

Anonimometro: ecco come funziona

L’Agenzia delle Entrate, lo scorso 19 maggio 2023, ha pubblicato un documento attraverso il quale ha chiarito le regole di funzionamento del cosiddetto anonimometro. Nel dettaglio, l’AdE ha reso noti i criteri che sono alla base del suo funzionamento e le metodologie che vengono adottate per analizzare il rischio evasione. Gli agenti del fisco, in estrema sintesi, andranno ad incrociare i dati che sono contenuti all’interno dell’Archivio dei Rapporti Finanziari e provvederanno ad incrociarli con le altre informazioni che sono in possesso dell’amministrazione tributaria.

L’Agenzia delle Entrate ha dovuto pubblicare il suddetto documento in modo da rendere trasparenti i criteri sui quali si baseranno i nuovi controlli sul conto corrente dei contribuenti. Una pubblicazione resasi necessaria a seguito di un’esplicita richiesta effettuata dal Garante della Privacy, in modo da poter dare il via libera al nuovo strumento di analisi del rischio evasione, che è stato introdotto direttamente dalla Legge di Bilancio 2020.

Sono dieci, fondamentalmente le fasi del processo di analisi del rischio fiscale, che partirà direttamente dall’individuazione della platea di riferimento e dalla scelta dei dati che dovranno essere utilizzati. Ed arriverà, alla fine, alla predisposizione di una serie di liste selettive, grazie alle quali verranno fatti partire i controlli fiscali veri e propri. Ad ogni modo, l’analisi effettuata dagli algoritmi verrà supportata dagli interventi umani, in modo che vengano evitati fastidiosi automatismi, che potrebbero ledere i diritti dei contribuenti.

Il nuovo algoritmo

Attraverso l’


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