(Money.it) Russia, Cina e Stati Uniti sono le nazioni più potenti da un punto di vista di arsenale nucleare. Per evitare che una arrivi a detenerne in misura maggiore rispetto alle altre rappresentando un pericolo, alcuni anni fa è stato firmato un trattato, il New Start, che fissava il limite delle 1550 testate operative. A seguito dell’«aggressione dell’Occidente alla Russia», lo scorso mese di febbraio Vladimir Putin ha annunciato il ritiro dal trattato sancendo anche la fine dello scambio di informazioni e ispezioni.
Ad inizio giugno gli Stati Uniti hanno annunciato come contromisura di non fornire più informazioni alla Russia in merito al proprio arsenale nucleare e la Russia ha invitato gli americani a smettere di avere un atteggiamento ostile nei confronti del trattato. Oggi è arrivato l’annuncio del consigliere per la sicurezza nazionale Usa Jake Sullivan che ha confermato la disponibilità degli Stati Uniti a discutere di nucleare con Cina e Russia senza precondizioni. In pratica gli Stati Uniti sarebbero disposti a tornare a rispettare i paletti imposti dal New Start a patto però che anche la Russia faccia lo stesso. Una notizia che arriva in un momento particolare del conflitto in Ucraina.
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