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Apple ha avviato un’ampia ristrutturazione del team dirigenziale, promuovendo diversi membri a ruoli di vicepresidenza a seguito delle numerose partenze avvenute recentemente dal gruppo. Il cambio di rotta arriva nel momento in cui l’azienda pensa di ridurre il prezzo del Vision Pro e a migliorare l’esperienza di acquisto dell’iPhone nei negozi fisici.
Nel 2022 e 2023, Apple ha registrato l’addio di una dozzina di vicepresidenti, un turnover insolitamente alto per l’azienda. Le ragioni di queste partenze sono varie, tra pensionamenti e pressioni interne legate ai ruoli dirigenziali. Il risultato di ciò, è stato un incremento delle promozioni. Nel 2023 Apple ha rallentato i benefici per alcune divisioni e ha intensificato gli sforzi per ridurre i costi, in linea con altri colossi tecnologici. Ha anche limitato le nuove assunzioni e lasciato aperte diverse posizioni. Come risposta a queste partenze Apple ha promosso membri in vari settori, tra cui l’ingegneria video e le operazioni.
Nel frattempo l’azienda sta lavorando per rendere il Vision Pro più accessibile, valutando la possibilità di ridurne le funzionalità e di utilizzare un processore per iPhone. È in fase di sviluppo anche una seconda generazione di Vision Pro, con un design più compatto e lenti integrate.
Per quanto riguarda i prodotti, si prevedono aggiornamenti per i nuovi iPad e Mac, con l’uscita dei MacBook Pro M3 prevista tra l’inizio e la primavera del 2024. I nuovi modelli di MacBook Air seguiranno probabilmente poco dopo.
Infine, come già anticipato, Apple sta rivoluzionando l’esperienza di acquisto dell’iPhone nei negozi on the road. Un nuovo sistema prevede l’aggiornamento del software dell’iPhone prima della vendita, garantendo così ai clienti di ricevere dispositivi con le ultime funzionalità e aggiornamenti di sicurezza.
Azioni Apple: quotazioni sul supporto in area 170, possibile rimbalzo
Quotate sul mercato tecnologico statunitense Nasdaq, le azioni Apple sembrano essere impostate al rialzo nel breve termine, nonostante la performance leggermente negativa registrata nella seduta di ieri (-0,28%). Dopo un’apertura in linea con la chiusura precedente, infatti, le quotazioni hanno intrapreso fin da subito un andamento ribassista che le ha portate a realizzare un minimo sul livello 171,81, per poi rimbalzare nel corso del pomeriggio fino a chiudere a quota 172,51.
Dopo il massimo toccato lo scorso 19 luglio sul livello 198,23 l’azione ha drasticamente invertito la propria rotta disegnando una sorta di canale ribassista caratterizzato da una ciclica alternanza di fasi discendenti e tentativi di rimbalzo, sempre poco convincenti. Il tutto, però, anche con una certa volatilità che ha dato l’opportunità ai trader più aggressivi di fare profittevoli operazioni sia in una direzione che nell’altra.
La negatività, comunque, dovrebbe essersi al momento arrestata con il raggiungimento del supporto presente in area 170 dollari. I minimi del 28 settembre (167,62) e quello di lunedì (169,93), infatti, sono addirittura crescenti ed è quindi probabile attendersi per le prossime giornate un pronto rimbalzo.
Dal punto di vista operativo, pertanto, l’ingresso in posizioni long è consigliabile al superamento del livello 173,31 con target nell’intorno dei 177,50 dollari, mentre le posizioni ribassiste potranno essere a
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