Appalti: le semplificazioni decise incontrano numerose critiche

Di Antonia De La Vega 2 minuti di lettura
Appalti: le semplificazioni decise incontrano numerose critiche

L’ha previsto il DL Semplificazione e sembra già  Incostituzionale e antisindacale criticabile. Ci riferiamo l’obbligo per il subappaltatore di applicare lo stesso contratto dell’appaltatore

Le confederazioni dell’artigianato criticano alcuni obblighi in materia di appalti previsti dal Decreto Semplificazioni, definendole inaccettabile. Ci si riferisce soprattutto all’obbligo di applicare il contratto collettivo dell’appaltatore principale ai subappaltatori.

Secondo Confartigianato, CNA (confederazione nazionale agricoltori), e Casartigiani  si tratta “di una violazione della libertà sindacale e di una norma che non rispetta le peculiarità settoriali. Queste ultime, nel comparto dell’artigianato, sono assicurate dalla sottoscrizione di specifici CCNL con le Confederazioni sindacali maggiormente rappresentative a livello nazionale”. 

Il Decreto Semplificazioni (articolo 49 dl 77/2021) modifica il Codice Appalti (dlgs 50/2016), cambiando il comma 14 dell’articolo 105. Il nuovo testo prevede che il subappaltatore debba “garantire gli stessi standard qualitativi e prestazionali previsti nel contratto di appalto e riconoscere ai lavoratori un trattamento economico e normativo non inferiore a quello che avrebbe garantito il contraente principale, inclusa l’applicazione dei medesimi contratti collettivi nazionali di lavoro“. 

Le associazioni  non condividono e affermano che “la modifica introdotta dal Decreto Semplificazioni al Codice dei contratti pubblici, così come formulata nel testo varato dal Governo, comprime le libertà costituzionali e viola il principio dell’autonomia contrattuale. Corrispondere ai lavoratori impiegati nel subappalto il trattamento economico e normativo stabilito dai contratti collettivi di settore stipulati dalle parti sociali comparativamente più rappresentative a livello nazionale è, per eccellenza, l’elemento di garanzia di cui si è dotato il nostro ordinamento per riconoscere le sacrosante tutele dei lavoratori”

Giunge quindi dalle associazione di categoria, che rispecchiano la volontà di tutti gli iscritti, la richiesta ai politici e alle istituzioni, a cominciare dal Parlamento,  di correggere la regola. In pratica Confartigianato, Cna e Casartigiani condividono l’obbligo di applicare i contratti nazionali di lavoro per i subappaltatori, ma chiedono che non sia reputato come necessario applicare lo stesso contratto dell’appaltatore.

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