Ansia e pensieri ansiogeni: difendi la tua vita

Di Barbara Molisano 4 minuti di lettura
Wall Street

Gli schemi di pensiero ansiogeni possono dar vita a disturbi d’ansia e persino a veri e propri attacchi di panico. È importante imparare a riconoscerli e controllarli, in quanto spesso derivano da paure immotivate o da visioni negative del futuro. Tra i sintomi più comuni ci sono sensazione di vertigine, battito cardiaco accelerato, sudori freddi, bocca secca e tremore. È possibile affrontare i pensieri ansiogeni e risolvere il problema sin dalla radice, adottando alcune strategie.

I pensieri ansiogeni sono idee che produciamo e che generano stress emotivo.

Proiettiamo preoccupazioni e le immaginiamo come minacciose e pericolose. Tra tutte le eventuali situazioni future, i pensieri ansiogeni mettono in scena quella peggiore, dando vita all’ansia e alle sue conseguenze. Una strategia per affrontare i pensieri ansiogeni è metterli nero su bianco, scrivendoli per vederli chiaramente e capirne le ragioni scatenanti. Scrivere aiuta a distrarre la mente. Esserne consapevoli e guardare i pensieri in faccia è un’ottima strategia per combatterli, mentre ignorarli non fa altro che procrastinare l’inevitabile. Creare un tempo giornaliero per i pensieri ansiogeni può essere una tecnica utile per gestirli. Invece di immaginare sempre il peggio, proviamo a immaginare anche gli scenari positivi.

Dedichiamo qualche momento della giornata alla meditazione o a pratiche di rilassamento per imparare a controllare la mente e ad affrontare i pensieri ansiosi con calma. Con la pratica, sarà possibile allontanare i pensieri ansiogeni e gestire meglio l’ansia.

Alcuni validi consigli degli esperti

La meditazione può essere una pratica utile per imparare a gestire i pensieri ansiogeni. Non solo ci permette di concentrarci sul presente, ma anche di prendere le distanze dai pensieri che ci assalgono. La meditazione può aiutarci a rilassarci, a svuotare la mente e a trovare la calma interiore.

Una pratica che può aiutare è quella di sedersi in un luogo tranquillo, di chiudere gli occhi e di concentrarsi sulla propria respirazione. Quando un pensiero arriva, non dobbiamo reprimere la mente, ma lasciarlo andare via, concentrarci di nuovo sulla respirazione e cercare di rimanere presenti nel momento.

La meditazione può essere difficile all’inizio, ma con la pratica diventa sempre più facile e può aiutare a combattere l’ansia e i pensieri ansiogeni.

Paura e ansia: gestire possono anche essere positive

Spesso i pensieri ansiogeni sono la conseguenza di paure immotivate o di situazioni che ci spaventano. Affrontare le proprie paure può aiutare a ridurre l’ansia e a trovare soluzioni alle situazioni che ci creano disagio.

Proviamo ad affrontare le situazioni che ci spaventano gradualmente, senza cercare di evitarle. Ad esempio, se abbiamo paura di parlare in pubblico, possiamo iniziare a fare piccole presentazioni davanti a un pubblico ristretto e poi aumentare gradualmente il numero di persone.

Se l’ansia e i pensieri ansiogeni diventano un problema che influisce sulla nostra vita quotidiana, potrebbe essere utile affidarsi ad un esperto. Uno psicologo o uno psicoterapeuta possono aiutare a comprendere le cause dell’ansia e a trovare le migliori strategie per gestirla.

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