(BorsaeFinanza.it) Trimestre deludente per Anima Holding, sia a livello di raccolta che di risultati finanziari. Ora però la società vuole spingere l’acceleratore sulle nuove soluzioni di investimento, a cominciare dai fondi a reddito fisso che puntano a sfruttare la cavalcata dei bond e il Btp al 4%.
La raccolta netta di Anima Holding è stata negativa per 600 milioni di euro nel primo trimestre dell’anno (rosso di 100 milioni comprendendo le deleghe assicurative di Ramo I). Il totale delle masse gestite a fine marzo 2023 si è attestato a oltre 182 miliardi, in calo ai 197 di fine marzo 2022. Coerentemente con la flessione delle masse sono scese anche le commissioni nette di gestione, a 69,6 milioni, -8% annuo, mentre quelle di incentivo sono state pari a 800 mila euro anche in questo caso in calo rispetto ai 2,5 milioni primo trimestre 2022.
Considerando commissioni e altri proventi, i ricavi totali sono stati pari a 80,9 milioni con un calo del 9% annuo. Calcolando costi in aumento del 7% a 22,3 milioni l’utile ante imposte ha raggiunto i 45,2 milioni, in flessione del 9%. L’utile netto invece si è attestato a 30,2 milioni, stabile rispetto ai 30,3 milioni dello scorso anno. Infine l’utile netto normalizzato, che non tiene conto di costi o ricavi straordinari o non monetari fra i quali gli ammortamenti di intangibili a vita utile definita, è stato pari a 39,4 milioni di euro, segnando un incremento annuo dell’1%.
Si riparte dal reddito fisso
“In un 2023 che è iniziato nel segno della volatilità sui mercati, Anima Holding ha lavorato con successo a fianco dei propri distri
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