Se per la vendemmia un tempo di aspettava San Martino adesso non è più così. Con il grande caldo tutto è cambiato anticipando anche nel Belpease. Non accadeva dal lontano a888 che le uve fossero raccolte già nel mese di agosto
Il 2022 ha davvero battuto tutti i record
Alcune uve hanno mostrato una maturazione così precoce da lanciare l’allarme anche in questo settore. Precoce ma di buon livello e la prossima annata del vino sarà davvero ottima, Forse un bene dopo un’annata molto secca, senza piogge e caratterizzata da temperature medie elevate. Le piogge cadute a metà agosto hanno dato un “respiro” alle piante che vivevano in uno stato di stress. Le bucce delle uve raccolte sono spesse e croccanti, la polpa è fresca, a testimonianza dell’ottima acidità, caratteristica principale del centenario della tenuta.
La pioggia di fine agosto ha salvato il raccolto
Gli esperti delle vigne devono pensare a soluzioni per affrontare meglio i cambiamenti climatici per continuare a produrre uve di massima qualità. Uve che possano soddisfare le esigenze del vino Made in Italy senza pregiudicarne lo stile distintivo e le antiche caratteristiche delle qualità viticole tutte italiane.
Le vigne italiane almeno per il momento sembrano mostrare una maggiore tolleranza delle piante agli stress idrici e termici ma occorre che tutti gli esperti si adeguino ad introdurre approcci ‘rigenerativi’ e cambiare il ritmo dell’approccio agronomico a seconda delle esigenze e delle caratteristiche di ogni tipo di terreno, ogni terreno venga trattato in modo diverso con modalità diverse di semina e garantendo nella crescita il fogliame ad “ombrello” per difendere grappoli d’uva nelle ore di massima esposizione solare
Occorre adottare tecniche per rendere il terreno meno denso e per proteggerlo dalle piogge intense ed impreviste e quindi per abbassare la temperatura e aumentare la materia organica e la vita in esso contenuta.