Secondo quanto stabilito dal codice civile, l’amministratore di una società è tenuto a redigere e approvare il bilancio entro i termini stabiliti dalla legge. Qualora quest’ultimo venga approvato in ritardo, l’amministratore potrebbe subire delle sanzioni, tra cui la riduzione del proprio compenso.
Il rischio di ritardi
I ritardi nell’approvazione del bilancio possono essere dovuti a diversi motivi, come ad esempio la complessità della situazione economica della società, l’indisponibilità di alcuni documenti o la mancanza di collaborazione da parte degli altri soci. Tuttavia, è importante che l’amministratore si adoperi per rispettare i termini previsti per evitare sanzioni.
Le conseguenze della violazione dei termini
Secondo quando disposto dall’articolo 2393 del Codice civile gli amministratori possono essere sottoposti ad un’azione sociale di responsabilità o a revoca dall’incarico. Nel caso in cui l’amministratore non riesca ad approvare il bilancio entro i termini previsti, potrebbe essere soggetto a una riduzione del proprio compenso del 50%, come stabilito dal Tribunale di Milano con la sentenza n. 3237/2019. Questa sanzione è prevista per incentivare l’adempimento puntuale degli obblighi da parte dell’amministratore e garantire la corretta gestione della società.
Per evitare di incorrere in sanzioni e conseguenze negative, l’amministratore deve essere diligente nella redazione e nell’approvazione del bilancio.