L’ultimo decennio è stato caratterizzato da progressi significativi nelle tecnologie cosiddette verdi, in una trasformazione guidata dalla crescente consapevolezza globale sui cambiamenti climatici e dalla necessità urgente di agire per proteggere il nostro pianeta. Dall’energia rinnovabile alla mobilità sostenibile, dalla conservazione delle risorse idriche alla riduzione delle emissioni di gas serra, sono numerosi i settori nei quali si è intrapreso un cammino innovativo verso un futuro più sostenibile. Si pensi anche solo a come l’evoluzione tecnologica abbia contribuito a ridurre l’utilizzo dei coupon cartacei a favore di quelli digitali: parliamo, per esempio, di quelli per gli acquisti o per il food delivery, disponibili agilmente su un’app, fino ad offerte più avanzate come quelle dei bonus casino, con tutte le informazioni a riguardo rintracciabili online.
Vediamo allora quali settori sono stati più attivi nel cammino verso un pianeta migliore, nel corso dell’ultima decade.
Le energie rinnovabili
Gli investimenti nelle cosiddette “rinnovabili” sono stati ingenti, con una crescita particolarmente marcata nel settore del fotovoltaico. Nel 2022, la capacità fotovoltaica europea ha registrato un incremento di quasi il 50% rispetto all’anno precedente, passando da 28,1 a 41,4 gigawatt. Ciò ha consentito di erogare energia a circa 12,4 milioni di case. Il paese guida è la Germania, seguita da Spagna, Paesi Bassi, Polonia e Francia.
In Italia, sebbene si sia lontani dai trend europei di produzione rinnovabile, le installazioni di impianti fotovoltaici sono salite del 70% nel triennio 2020-2023.La capacità di picco degli impianti fotovoltaici installati nel primo trimestre del 2023 è stata di quasi 1,1 gigawatt, rappresentando un aumento del 4,4% rispetto alla fine del 2022, con una capacità cumulativa che ora supera i 26 gigawatt.
Uno studio di Svimez (centro studi dedicato al Sud Italia) sulla spesa necessaria per raggiungere gli obiettivi del Piano Nazionale per l’Energia e il Clima 2030, mostra come il piano di investimenti potrebbe, se realizzato, determinare un incremento nel valore della produzione nazionale di 148 miliardi di euro, equivalente a quasi il 5% del PIL.
Mobilità Sostenibile
Impressionante. Così può essere definita la crescita delle immatricolazioni di veicoli elettrici nell’ultimo decennio, elemento che evidenzia un forte impegno globale verso soluzioni di trasporto più sostenibili. Secondo i dati di un rapporto elaborato da Enel e Fondazione Symbola, oggi nel mondo circolano più di 21 milioni di veicoli elettrici per passeggeri o merci, rispetto ai circa 7 milioni del 2020, e oltre 280 milioni tra ciclomotori, scooter e motocicli..
Le nazioni leader in questo settore, come rivelato dall’EY Electric Vehicle Country Readiness Index, includono la Cina, la Svezia e la Germania. Questi paesi si distinguono per il significativo impegno nel promuovere l’ecosistema della mobilità elettrica attraverso l’integrazione della filiera produttiva, e l’implementazione di politiche di incentivo e infrastrutture di supporto.
La Cina e l’Europa rappresentano i principali mercati, con le vendite di auto elettriche in Europa che, sempre secondo il rapporto citato, a dicembre del 2002 hanno superato per la prima volta quelle dei veicoli diesel. Quanto all’Italia, sebbene si sia registrato un aumento significativo delle vendite di auto elettrificate (ibride ed elettriche) del 199% tra il 2020 e il 2021,sono necessari ulteriori sforzi per adeguare la rete infrastrutturale alle esigenze di un mercato in rapida espansione.
Conservazione delle Risorse Idriche
La gestione sostenibile delle risorse idriche è un tema centrale nel contesto globale attuale, in particolare sul fronte del trattamento e del riciclo delle acque reflue. L’innovazione tecnologica avanzano, contribuendo al contempo all’approvvigionamento di acqua potabile in aree colpite da carenze idriche e ottimizzando l’uso dell’acqua in agricoltura. I diversi Rapporti mondiali delle Nazioni Unite sullo sviluppo delle risorse idriche evidenziano l’importanza e il valore crescente del trattamento e del riutilizzo delle acque reflue a livello globale.
In agricoltura, che rappresenta uno degli ambiti a maggior consumo di acqua, si può beneficiare di tecnologie come l’irrigazione di precisione e l’uso di sensori avanzati.
Le tecnologie di desalinizzazione, alimentate da fonti di energia rinnovabile come il solare e l’eolico, stanno diventando sempre più diffuse, offrendo nuove possibilità per l’approvvigionamento di acqua potabile in aree aride o colpite da siccità. Questo approccio non solo contribuisce a mitigare le problematiche legate alla carenza di acqua ma promuove anche l’utilizzo di energie pulite e rinnovabili. Ciò afferma una decisa tendenza verso modelli di economia circolare anche nell’ambito della gestione delle risorse idriche. Questo cambio di paradigma è cruciale per affrontare le sfide poste dal cambiamento climatico e dalla crescita demografica.
Riduzione delle emissioni di gas serra
I gas serra sono i principali responsabili dell’aumento delle temperature medie del pianeta, e il rimedio per contenerne gli effetti sta nello sviluppo delle tecnologie CCS (Carbon Capture and Storage). Il Global CCS Institute ha pubblicato un compendio (State of the Art: CCS Technologies 2023) che fornisce una panoramica di oltre 70 tecnologie e soluzioni di quel tipo, evidenziando i fattori chiave e le cifre rilevanti legati alle innovazioni che le riguardano.
Il rapporto Global Status of CCS 2023, inoltre, sottolinea come il raggiungimento degli obiettivi climatici globali richiederà un significativo aumento dell’uso della tecnologia CCS, che pure nel 2023 ha conosciuto uno sviluppo molto rapido in aree quali Nord America, Asia Pacifico, Europa, Regno Unito e Medio Oriente.
Economia Circolare
L’economia circolare è un modello economico sostenibile che si contrappone all’approccio tradizionale lineare “prendi, fai, consuma e getta”. Il modello si basa su riutilizzo, rigenerazione e riciclo delle materie prime e dei prodotti. Secondo l’Ellen MacArthur Foundation, il passaggio a un’economia circolare potrebbe generare un beneficio economico netto di 1,8 trilioni di euro all’anno per l’Europa entro il 2030, riducendo le emissioni di CO2 del 48% rispetto ai livelli del 2012.
L’efficacia dell’economia circolare rispetto a quella lineare è evidenziata anche dalla sua capacità di stimolare l’innovazione e creare nuove opportunità di lavoro. Un rapporto della Commissione Europea stima che l’adozione dell’economia circolare potrebbe aumentare il PIL dell’UE di un ulteriore 0,5% entro il 2030, creando circa 700.000 nuovi posti di lavoro.