Amazzonia e deforestazione: 904 km2 di foresta cancellati e persi per sempre

Di Alessio Perini 3 minuti di lettura
deforestazione

Sarà probabilmente un anno record per la deforestazione in Amazzonia. Dall’inizio dell’anno, le motoseghe funzionano a velocità senza precedenti in gran parte della foresta pluviale più grande del mondo e considerata da sempre il “polmone del mondo”. E anche nel mese in cui il presidente brasiliano ha perso al secondo turno contro lo sfidante Lula, la deforestazione è continuata a un ritmo senza precedenti e nonostante l’allarme rosso lanciato dagli esperti: ” A gennaio 2022 la deforestazione è cresciuta  del 430%”

La deforestazione in Amazzonia ha eliminato altri 904 km2 di foresta il mese scorso, secondo l’agenzia spaziale Inpe

È un record, in crescita del 3,1% rispetto al 2021, che  era già l’anno peggiore per la foresta pluviale. Il monitoraggio satellitare ha calcolato che nei primi 10 mesi del 2022 la deforestazione accumulata è stata di 9.494 km2, la più alta dal 2006, cioè da quando è stato implementato l’attuale sistema di controllo. A titolo di confronto, è come se in 10 mesi venisse abbattuta una superficie forestale equivalente alle province di Roma e Firenze messe insieme.

Basti pensare che solo tra il 1 e il 21 gennaio2022 le motoseghe hanno divorato 360 km2

L’incremento rispetto al 2021 è di circa il 20%: un anno fa la parte di bosco scomparsa raggiungeva i 7.887 km2. Sotto la presidenza di Lula, la deforestazione in Amazzonia si è fermata grazie a nuove politiche di controllo e prevenzione. Allo stato attuale, secondo un rapporto del WWF pubblicato la scorsa settimana, il 18% della foresta amazzonica è andato perso e circa il 17% è in uno stato di grave degrado.

Durante il mandato di Lula, sarà necessaria un’azione immediata e decisiva per invertire la tendenza. Secondo il rapporto del WWF, nella regione sono in corso di realizzazione più di 600 progetti infrastrutturali, tra cui 20 autostrade e più di 400 dighe. Inoltre, il settore minerario continua ad abbattere parti della foresta e a contaminare i corsi d’acqua con sostanze chimiche come il mercurio.

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