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Gli Emirati Arabi hanno annunciato alla COP28 un nuovo fondo d’investimento da 30 miliardi di dollari legato al clima denominato Alterra. Con la partecipazione di grandi società finanziarie del calibro di BlackRock, Brookfield e Texas Pacific Group, il fondo punta a investire fino a 250 miliardi di dollari entro il 2030. Gli obiettivi coinvolgono i Paesi in via di sviluppo nelle aree di America Latina, Asia, Africa e Oceania.
Nel comunicato stampa si legge che questo fondo dovrà “promuovere gli sforzi internazionali per creare finanziamenti più equi per il clima, con particolare attenzione al miglioramento dell’accesso ai finanziamenti per i Paesi del Sud”. Inoltre, “quando gli Emirati Arabi Uniti si sono impegnati a ospitare la COP28, ci siamo impegnati a riunire il mondo per affrontare le sfide condivise che l’umanità deve affrontare”.
I settori su cui si concentreranno gli investimenti si riferiscono principalmente alla transizione energetica, alla decarbonizzazione industriale e alla tecnologia climatica. Il consiglio di amministrazione del fondo sarà presieduto da Sultan al-Jaber, attuale presidente della COP28 nonché amministratore delegato del gigante petrolifero statale degli Emirati Arabi Abu Dhabi National Oil Company (ADNOC). L’amministratore delegato di Alterra invece sarà Majid al-Suwaidi, direttore generale della COP28.
Alterra e le polemiche sugli Emirati Arabi
Alterra arriva in un ambiente teso quest’anno all’incontro annuale sul clima che si tiene negli Emirati Arabi Uniti dal 30 novembre al 12 dicembre. Il Paese ospitante è stato sottoposto ad aspre critiche da parte di ambientalisti e vari attivisti per il suo potenziale conflitto di interessi, avendo un ruolo attivo nell’industria dei combustibili fossili.
La situazione è stata resa più pesante dai sospetti sulla buona fede dello Stato arabo nella transizione energetica, per via di alcuni documenti di Centre for Climate Reporting, un’organizzazione investigativa senza scopo di lucro. L’agenzia avrebbe mostrato in un rapporto che al-Jaber stava prendendo contatti con 15 nazioni durante la fase preparatoria del COP28 per cercare di stipulare accordi sui combustibili fossili. La difesa del maggiore rappresentante degli Emirati Arabi è stata energica, definendo il rapporto “falso, scorretto e non accurato”.
COP28: via libera al fondo per i danni climatici
L’annuncio del fondo da 30 miliardi di dollari arriva a seguito del via libera da parte dei partecipanti alla COP28 del fondo per sostenere i Paesi colpiti dai danni derivanti dalla crisi climatica. Lo scorso anno era stato fatto un accordo alla COP27 ritenuto un punto di svolta importante per risolvere l’annosa questione dell’ambiente. Tuttavia allora alcuni punti rimasero irrisolti tipo gli Stati che avrebbero dovuto alimentare il fondo, le dimensioni dello stesso e la sua gestione.
Al momento, gli impegni su base volontaria riguardano 100 milioni di dollari dalla Germania, 100 milioni di dollari dagli Emirati Arabi Uniti, 17
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