(Money.it) I mercati oggi ripartono da una serie di avvertimenti sulla stabilità finanziaria, anche se il principale motivo di preoccupazione è uno e riguarda la potenza Usa.
I futures sulle azioni statunitensi sono misti dopo un aumento a sorpresa delle previsioni di vendita del produttore di chip Nvidia Corp., che ha innescato un rally tra i suoi fornitori asiatici, ma non è riuscito a innalzare i benchmark azionari più ampi in tutta la regione.
Gli indici in Giappone, Cina, Australia e Corea del Sud sono tutti diminuiti. L’Hang Seng di Hong Kong è sceso del 2%, dirigendosi verso la peggiore perdita settimanale da marzo, poiché gli investitori globali sono rimasti pessimisti sugli asset cinesi.
La debolezza in Asia riflette una serie di venti contrari, mentre i trader si scontrano con il rischio di default degli Stati Uniti sul proprio debito, le possibilità di un altro aumento dei tassi da parte della Federal Reserve, le riunioni delle banche centrali a Seoul e Jakarta e segnali di incertezza nell’economia cinese.
Il dollaro si è rafforzato rispetto alle principali valute, seguendo un aumento dei rendimenti del Tesoro poiché gli investitori hanno venduto titoli di Stato
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